Lockdown di sangue quello messo in atto in Kenya. Per contrastare l’epidemia di coronavirus, che ha colpito ovviamente anche le nazioni del continente nero, le autorità hanno deciso di imporre il coprifuoco dal tramonto all’alba, ovvero, dal calare del sole fino al suo sorgere non si può assolutamente uscire di casa. Peccato però che le forze dell’ordine abbiano deciso di far rispettare la quarantena notturna in maniera esageratamente rigida, arrivando appunto a sparare su coloro che la violassero, uccidendo fino ad oggi un totale di 15 persone. A darne notizia, come riferisce l’edizione online dell’agenzia Ansa, un rapporto dell’Ipoa, autorità indipendente di controllo della polizia, che ha nel contempo accusato sei agenti per omicidio e aggressione per il loro presunto coinvolgimento nelle uccisioni di cui sopra. A conferma di queste violenze insensate in atto anche un rapporto pubblicato dall’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani, che ha documentato violenze da parte della polizia in ben 182 diverse comunità del Kenya, con gli agenti che hanno utilizzato insensatamente percosse, violenze sessuali, gas lacrimogeni e danni ai beni personali, episodi concentrati in particolare nella capitale Nairobi.
KENYA, 15 PERSONE UCCISE IN LOCKDOWN, MA C’E’ ANCHE QUALCHE STORIA LIETA…
Fortunatamente arriva anche qualche buona notizia dal Kenya, come ad esempio quella di un’invenzione realizzata da un bambino di soli nove anni per potersi lavare le mani, una pratica fondamentale soprattutto in questo periodo che stiamo vivendo. Una vicenda di cui si è occupata anche la BBC, e che racconta la favola di questi bimbo che con dei pezzi di legno, una bacinella d’acqua e un contenitore di sapone, ha inventato appunto uno strumento portatile per potersi lavare le mani, cercando di contenere l’epidemia di coronavirus. Stephen, così si chiama il piccolo inventore, è stato ricevuto dal presidente kenyano Uhuru Kenyatta, che gli ha conferito il “Premio Uzalendo” per via del suo impegno civico, con l’aggiunta di una borsa di studio per il futuro.