La storia personale di Kevin Attarantato, giovane della provincia di Pesaro, a La Vita in Diretta. Il ragazzo ha narrato la morte del padre Giancarlo, appena 55enne, ucciso dal Coronavirus. “Non ha mai avuto problemi di salute”, ha spiegato a Lorella Cuccarini, in collegamento con la trasmissione di Rai1. Tutto ha avuto inizio lo scorso 28 febbraio, in seguito ad una febbre che però fu scambiata per una semplice influenza prima che la situazione precipitasse senza ormai poter far nulla per l’uomo. “Purtroppo nessuno ci ha mai provato”, ha raccontato il ragazzo, “ci mandavano sempre al fatto che potesse essere solo un’influenza e niente di più, il tempo è andato avanti fino a quando non abbiamo fatto una lastra il sabato seguente e da lì nonostante ci fosse qualcosa nei polmoni, sia il radiologo che il medico di base non ci hanno detto niente”, ha proseguito. Il medico di base prescrisse all’uomo delle medicine “senza averlo mai visitato né saputo se avesse avuto il Coronavirus”. Questo perché, ha proseguito Kevin, “il tampone glielo fecero quando ormai era troppo tardi”.
KEVIN ATTARANTATO: PAPÀ GIANCARLO UCCISO DAL CORONAVIRUS
Quando Giancarlo, il padre di Kevin, fu ricoverato, gli diedero un cortisonico “ma ebbe poi febbre alta e forte tosse. Chiamai l’ambulanza e lo portarono via, lo intubarono, sedarono e non l’ho più visto”, ha spiegato il ragazzo alla Cuccarini. Il calvario dell’uomo termina il 19 marzo, proprio nel giorno della festa del papà. Kevin nel frattempo, non riuscì mai a parlare con lui, questo perché “quando l’ho sentito l’ultima volta mi disse solo che veniva trasferito in un altro ospedale e intubato. Fu una chiamata molto veloce, poi ho sentito solo i medici che dicevano che peggiorava, fino al 19 marzo quando se n’è andato”, ha aggiunto. Il ragazzo ha continuato asserendo: “Purtroppo penso che la situazione di mio padre fosse grave, se magari gli fosse stata fatta una visita o consigliato da subito il ricovero, probabilmente sarebbe ancora qui”, ha aggiunto con rammarico, ribadendo lo stato di abbandono. Alla domanda della padrona di casa su come fosse il papà, ha chiosato: “Mio padre era sempre solare, sorridente nonostante i mille problemi che ogni persona affronta, era un bravo padre, era davvero una brava persona”.