McCarthy nuovo speaker della Camera

Alla 15esima votazione, Kevin McCarthy è stato eletto 55esimo speaker della Camera dei rappresentanti. Il leader della maggioranza repubblicana ha ottenuto 216 voti: sono stati 6 i deputati astenuti mentre inizialmente erano stati 20 i Repubblicani ribelli che avevano bloccato la sua elezione. Progressivamente, nel corso delle giovane che hanno richiesto ben 15 votazioni, sono stati riassorbiti nella maggioranza. Hakeem Jeffries, leader della minoranza democratica, ha ottenuto i 212 voti a disposizione del suo partito.



Come sottolineano i media statunitensi, era da 164 anni che l’elezione dello speaker della Camera dei rappresentanti non richiedeva così tante votazioni. Basti pensare che era da cento anni, dal 1923, che l’elezione non avveniva alla prima votazione.  Dopo l’elezione dello speaker, adesso la Camera può procedere al giuramento dei deputati, entrando così nel pieno delle funzioni. Anche Joe Biden si è congratulato con Kevin McCarthy. Il presidente ha affermato: “Come ho detto dopo le elezioni di metà mandato, sono pronto a lavorare con i Repubblicani ogni volta che sarà possibile, e gli elettori, come hanno detto chiaramente, si aspettano che i repubblicani siano pronti a lavorare con me. Ora la leadership della Camera ha deciso che quel processo debba iniziare”.



Le trattative con i ribelli

McCarthy sembrava certo dell’elezione già nella 14esima votazione viste le concessioni fatte ai “ribelli” dell’ultra destra repubblicana. Con un colpo di scena, però, ancora una volta il nuovo speaker ha fallito l’elezione: determinante l’astensione di Matt Gaetz, con 4 voti contrari giunti proprio dai “ribelli” repubblicani. Come spiegano dalla Cnn, i due avrebbero avuto un concitato scambio di battute e lo stesso Donald Trump avrebbe telefonato a Gaetz e all’altro ribelle Andy Biggs. Così, nella notte, ecco un nuovo colpo di scena.



Dopo la sconfitta nella 14esima votazione, i Repubblicani avevano presentato una mozione per aggiornare i lavori della Camera a lunedì. Hanno poi bocciato la loro stessa proposta e proceduto con la 15esima votazione, che ha visto la tanto agognata elezione. Dopo dopo la mezzanotte di Washington, McCarthy è stato eletto. Non si conoscono ancora le concessioni fatte dai Repubblicani dall’estrema destra: tra queste, secondo i media americani, potrebbero esserci procedure semplificate per sfiduciare lo speaker, così come posizioni di rilievo in alcune commissioni chiave. McCarthy avrebbe inoltre garantito che porterà al voto dell’Aula alcuni progetti di legge dei ribelli stessi.