Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, come fanno notare i colleghi di RaiNews, lo speaker della Camera dei rappresentanti, il repubblicano Kevin McCarthy, è stato destituito con un voto dell’aula. Il politico esponente del centro destra americano è stato accusato di aver negoziato con gli avversari democratici un accordo sul bilancio per evitare lo shutdown, lo stop automatico delle spese federali, che lo scorso weekend sembrava ormai ad un passo dal concretizzarsi. McCarthy ha quindi agito per il bene del Paese ma il suo stesso partito, in particolare l’ala più estrema e vicina all’ex presidente Donald Trump, non ha preso bene la questione, destituendolo.



I deputati vicini al candidato alle presidenziali 2024 hanno presentato una mozione di sfiducia che ha raccolto anche i voti della minoranza democratica presente alla Camera, dopo di che McCarthy è stato costretto ad “abbandonare” l’aula. A presentare la mozione di fiducia è stato precisamente il deputato della Florida, Matt Gaetz, che ha ottenuto 216 voti a favori e 210 contrari, per una votazione che è stata quindi sul filo del rasoio. Subito dopo l’esito funesto, l’ormai ex Speaker della Camera ha fatto sapere che non si ricandiderà più per la stessa Camera, perdendo così il suo incarico a meno di un anno dall’elezione, visto che la stessa era avvenuta a gennaio di quest’anno, esattamente nove mesi fa.



KEVIN MCCARTHY NON È PIÙ LO SPEAKER DELLA CAMERA USA: LAVORI AFFIDATI A MCHENRY

La Camera del congresso a stelle e strisce risulta quindi essere senza alcuna guida ufficiale, anche se al momento è stato nominato speaker ad interim Patrick McHenry, che ha subito sospeso i lavori per permettere ai due partiti di trovare un percorso che sia condiviso. Di fatto fino a che non si troverà un sostituto i lavori alla Camera saranno tecnicamente fermi.

Il presidente Joe Biden ha esortato la Camera a trovare subito un nuovo speaker perché “le sfide urgenti che la nostra nazione deve affrontare non aspetteranno”, aggiungendo, tramite nota della Casa Bianca, di essere sempre “desideroso di lavorare in buona fede con entrambi i partiti al Congresso a nome del popolo americano”.