Kevin Spacey: dovrà risarcire “House of Cards”
Kevin Spacey dovrà pagare 31 milioni di dollari alla MRC, società di produzione di “House of Cards”, a causa del “grave danno arrecato allo show dalle sue molestie sessuali nei confronti di alcuni membri dello staff”. In seguito alla vicenda Spacey era già stato licenziato. La decisione è stata presa con un arbitrato del tribunale di Los Angeles, che ha respinto il ricorso presentato dall’attore, secondo il quale la condotta dell’attore ha provocato la rottura con colpa del contratto, con conseguente danno materiale e di immagine. Dopo il licenziamento del protagonista, la MRC aveva dovuto riconfigurare la sesta e ultima stagione di “House of Cards”, tagliandola da 13 a 8 episodi per rispettare le scadenze, con una perdita di decine di milioni.
Respinto il ricorso dell’attore Kevin Spacey
Gli avvocati di Kevin Spacey sostengono che la decisione di escluderlo dalla sesta stagione di “House of Cards” era arrivata prima dell’indagine interna che ha portato i membri dello staff a farsi avanti, e quindi costituiva violazione del contratto. La sentenza è arrivata dopo una disputa legale di oltre tre anni e un’udienza probatoria di otto giorni che è stata tenuta segreta al pubblico, fino a quando un collegio di altri tre arbitri privati ha respinto l’appello di Spacey e ha confermato la decisione del tribunale. In “House of Cards“, l’attore vestiva i panni del protagonista, Frank Underwood, un membro del Congresso assetato di potere che diventava presidente. All’inizio della sesta stagione il personaggio moriva in circostanze misteriose e la moglie Claire (Robin Wright) diventa presidente degli Stati Uniti.