La catena americana di fast food, KFC, nota anche in Italia in particolare per le sue ali di pollo fritte, è al lavoro sul cibo del futuro, o meglio, sulla carne che verrà. Come riferito dai colleghi del Corriere della Sera, la Kentucky Fried Chicken ha annunciato una collaborazione con l’azienda russa 3D Bioprinting Solutions, che si occupa delle stampe in tre dimensioni, per realizzare delle crocchette di pollo… stampate. Si partirà da cellule di pollo coltivate in laboratorio, a cui verranno aggiunte l’impanatura e le spezie di modo da far sembrare il gusto dei nuggets in 3D il più simile possibile a quelli attualmente in commercio. Peccato però che la carne non sarà presa direttamente dagli animali, bensì dai laboratori. La crocchetta in 3D di KFC non è fantascienza, nell’autunno di quest’anno, quindi fra circa due mesi, verrà testato il primo prodotto, con la speranza che lo stesso possa essere poi realizzato per il commercio su larga scala.
KFC E I NUGGETS IN 3D: VANTAGGI GREEN ED ECONOMICI
KFC punta ad ottenere da questa collaborazione degli importanti vantaggi in tema soprattutto di rispetto delle ambiente. Stando ad alcuni studi, infatti, il bioprinting dei nuggets, ovvero, la stampa delle crocchette di pollo, porterebbe ad una riduzione di ben 25 volte dei gas serra, e nel contempo del dimezzamento del consumo di energia rispetto ai metodi attualmente in uso. Inoltre, altro aspetto fondamentale della questione, il fatto che gli animali non verranno più utilizzati per realizzare la carne, il che non renderà più necessario il loro abbattimento. Anche dal punto vi vista economico KFC conta di ottenere importanti riscontri, in quanto si potrebbero attirare nuovi clienti, quelli più attenti al “green”, e nel contempo non sarà più necessario dipendere dagli allevamenti, che a volte non riescono a soddisfare il fabbisogno. Di contro, i puristi potrebbero storcere il naso, e non poco…