Kim Jong-un ha annunciato che vuole espandere l’arsenale di armi della Corea del Nord, aumentando la produzione di quelle nucleari nel nuovo anno. È, come riportato da Ansa, una vera e propria minaccia nei confronti di Corea del Sud e Stati Uniti. “Se il nemico sceglie lo scontro e la provocazione militare contro di noi, il nostro esercito deve sferrare un colpo mortale per annientarlo completamente, mobilitando tutti i mezzi più forti senza un attimo di esitazione”, ha affermato durante un incontro coi massimi comandanti a Pyongyang.
La reazione di Washington, Seul e Tokyo all’aumento delle tensioni in questi mesi non è tardata ad arrivare. I Paesi hanno rafforzato le esercitazioni di difesa a tre e hanno collegato tra loro i dati radar missilistici. Kim Jong-un, da parte sua, ha ulteriormente alzato il tiro, sottolineando che l’aumento delle ostilità lo costringe ad “affilare la preziosa spada”. È il consueto modo con cui fa riferimento alle armi nucleari. È probabile che andrà avanti con questa strategia comunicativa almeno fino alle elezioni parlamentari sudcoreane di primavera e delle elezioni presidenziali americane di novembre.
Kim Jong-un accelererà produzione armi nucleari: la minaccia della Corea del Nord al mondo
La questione è comunque di rilevanza internazionale. Nonostante gli Stati Uniti, la Corea del Sud e altri Paesi condannino la crescente minaccia missilistica e nucleare della Corea del Nord, promossa senza mezzi termini, le potenze come Russia e Cina hanno ripetutamente bloccato gli sforzi per ritenere il regime di Kim Jong-un responsabile dei suoi progressi illegali nel campo delle armi. È per questo motivo che Pyongyang non ha incentivi a fermare il suo programma. Il ruolo di Pechino in tal senso è cruciale. Xi Jinping nei giorni scorsi ha affermato che i due Paesi sono entrati in un “nuovo periodo storico” e che per questo motivo continueranno a cooperare. Una sinergia di intenti che preoccupa all’estero.