Vanessa Beecroft, artista originaria di Genova e apprezzata a livello internazionale, ha rilasciato un’intervista ai colleghi del “Corriere ella Sera”, parlando della sua vita e della sua carriera a tutto tondo, partendo dalla sua infanzia. La donna ha raccontato di essere stata “una bambina senza. Senza televisione, senza telefono, senza papà, senza chiesa, senza maschi, senza macchina. Mia mamma mi portò via daLondra.



Oggi ha quattro figli, tre maschi e una femmina, e “un po’ sono come mia mamma, un po’ il contrario. Sono il contrario quando sto troppo addosso ai miei figli, mentre mia mamma fondamentalmente lasciava che io crescessi da sola; ma sono anche un po’ come lei quando li spavento sulle cose che fanno diventare stupidi”. Per quanto concerne la sua carriera e le critiche ricevute dal mondo dell’arte per aver accostato il suo nome a tanti marchi, Vanessa Beecroft ha asserito: “Scelgo di lavorare con brand con cui posso aprire un conflitto, combatterli da dentro. Vuitton si era espansa nell’epoca del colonialismo? Bene, nella mia performance ho svuotato le loro mensole degli Champs-Élysées e vi ho incastrato delle ragazze bianche e nere, stipate come se fossero vestiti. All’epoca c’era Marc Jacobs: ho fatto mettere via la sua roba, ho riportato dentro i vecchi bauli che stavano nel loro museo”.



VANESSA BEECROFT: “I MIEI DUE MARITI MI HANNO LASCIATO NELLO STESSO MODO”

Nel prosieguo della chiacchierata con il “Corriere della Sera”, Vanessa Beecroft, a proposito della sua ideologia politica, ha rivelato che si definirebbe marxista in purezza, nel senso dell’estetica di Marx ed Engels. All’inizio lo dicevo anche negli Stati Uniti, poi ho smesso di ripeterlo perché mi guardavano male”. E l’amore? “I miei due mariti mi hanno lasciato nello stesso modo. Senza scenate, senza liti, senza tradimenti, senza cose brutte. Un giorno si sono alzati, hanno aperto la porta, se ne sono andati […]. Forse non sopportavano più il mio modo di essere, il mio modo di vivere li ha esasperati. E così, dopo 20 anni da sposata, ora sono sola e non so neanche come muovermi”.



Infine, una battuta sul sodalizio artistico con Kanye West: “Nasce alla fine del mio primo matrimonio. Mi cercava da mesi, ma io non rispondevo al telefono. Non sapevo neanche chi fosse. Lavoriamo assieme ancora oggi, ma non è una cosa fissa: a volte mi paga e a volte no, a volte mi dà un sacco di soldi per non fare nulla, va a periodi. Comunichiamo con assistenti perché io, diciamo così, ho dei problemi sociali e non ho rapporti diretti con tante persone. Tra le altre cose mi ha chiesto di lavorare con sua moglie Kim Kardashian per renderla un po’ più raffinata”.