Kim Rossi Stuart sarà tra gli ospiti della prima serata del Festival di Sanremo 2020. L’attore calcherà il palco del Teatro Ariston insieme ai colleghi Pierfrancesco Favino e Claudio Santamaria, protagonisti insieme a lui de “Gli anni più belli”, il nuovo film di Gabriele Muccino in uscita nelle sale cinematografiche a partire dal prossimo 13 febbraio. E chissà che trovandosi all’Ariston il terzetto non decida di fare riferimento all’ultimo direttore artistico della kermesse sanremese prima di Amadeus. Stiamo parlando di Claudio Baglioni, che ha firmato la colonna sonora della pellicola. Kim Rossi Stuart, intervistato qualche giorno fa dal settimanale “Io Donna”, ha delineato il ritratto di Paolo, il personaggio interpretato nel film di Muccino: “Potrebbe sembrare un uomo di “insuccesso”, un perdente secondo i canoni comuni: si lascia portare via la donna, fatica per avere il posto di ruolo a scuola, resta a casa per assistere la mamma…”.
KIM ROSSI STUART: “HO TROVATO LA SPIRITUALITA’ DOVE NON PENSAVO”
Tanti gli argomenti toccati da Kim Rossi Stuart nell’intervista a Io Donna, a partire dalla scoperta di una spiritualità che l’attore non sapeva di possedere: “La spiritualità mi è mancata a lungo, non sapevo come cercarla… Da qualche anno l’ho trovata dove non avrei mai immaginato: ero un anticlericale tout court, cresciuto in un ambiente materialista, e invece nel cristianesimo ci sono cose preziose, di una sapienza straordinaria. È troppo bello guardare all’esistenza meravigliandosi. Diamo tutto per scontato, e invece è tutto così assurdo e questa assurdità è così perfetta…Ridicolo ritenere che si sia “autorealizzata”. Kim Rossi Stuart ha parlato anche del suo rapporto con la moglie Ilaria Spada: “Ilaria è estroversa da morire ma ha un “nucleo di protezione” assai forte. Sembriamo più diversi di quel che siamo: io di base sono un monaco, pronto per il saio, e lei – soprattutto qualche anno fa – è tutta glamour… Col tempo, stando insieme, ci siamo “equilibrati””.