KIMI ANTONELLI FRA IL DEBUTTO IN FORMULA 1 E LA SCUOLA

Andrea Kimi Antonelli tornerà a far sognare i tifosi italiani di Formula 1 per le gesta di un nostro pilota e non solo per quelle della Ferrari. Meglio ultimi anni infatti abbiamo avuto pochi piloti “tricolori” nel Circus e soprattutto dobbiamo tornare molto indietro nel tempo per trovare un grande talento che debuttasse immediatamente in un top team come la Mercedes, per di più con il difficilissimo compito di sostituire una leggenda come Lewis Hamilton. Un compito che potrebbe far tremare molti, ma non Andrea Kimi Antonelli che, parlando al Festival dello Sport di Trento, ha svelato: “Ormai da anni passo poco tempo a casa ma cerco di trascorrere ancora del tempo con gli amici. A scuola ho una classe fantastica e professori che mi capiscono, il prossimo anno avrò anche la maturità: forse fa più paura quella dell’esordio in Formula 1”.



Insomma, l’esordio in Formula 1 non sembra essere un problema, forse perché Antonelli è ormai da qualche anno indicato come un grande talento e quindi l’approdo nella massima categoria è un qualcosa di ‘normale’ per lui. Il fatto curioso è che su strada non ha ancora la patente: “Darò l’esame a dicembre e spero di non essere bocciato”. Sarebbe in effetti clamoroso per chi ha un talento eccezionale per guidare le auto. Entrando più nello specifico, Andrea Kimi Antonelli ha dichiarato: “A livello di velocità mi sento pronto per la Formula 1 quindi per il primo anno punto a qualche podio, magari anche a vincere qualche gara. Pure battendo il mio compagno di squadra Russell o Hamilton: in pista non devi guardare in faccia a nessuno”.



KIMI ANTONELLI, LA MERCEDES E IL RAPPORTO CON TOTO WOLFF

L’ambizione quindi non manca, d’altronde Andrea Kimi Antonelli ha già sfidato anche Max Verstappen, con il quale gioca online al simulatore. Anche la maturità (non quella scolastica) colpisce in questo ragazzo: “Hanno visto che sono veloce e riesco a migliorare in fretta ma penso che mi abbiano scelto anche per l’aspetto umano e di questo devo ringraziare la mia famiglia. Toto Wolff poi lo sento come un secondo padre: mi sostiene tanto e non lesina anche qualche strigliata”, ha dichiarato Antonelli alla domanda su quali fossero secondo lui i motivi che hanno indotto la Mercedes a sceglierlo. In realtà nelle prove libere di Monza ha avuto un incidente, ma non sarà un episodio a cambiare la sua storia…



Non mancano poi i dettagli sulla vita personale, comprese le difficoltà o gli imprevisti: “La prima volta sui kart è stata a 3 anni sulle gambe di papà ma ho deciso solo a 11 che avrei voluto provare a intraprendere questa carriera. Nel 2020 mi sono rotto una gamba in un incidente e ammetto che è stata dura recuperare, soprattutto sul piano mentale”. Infine, Andrea Kimi Antonelli colpisce anche per l’ottima conoscenza di piloti che potrebbero sembrare lontanissimi a un ragazzo nato nel 2006: “Il mio mito è Senna non solo come pilota ma anche come persona. Lo considero un modello di riferimento e nei sogni il mio compagno di squadra ideale anche se non sarebbe una sfida facile. Il primo GP visto? Un video sulla battaglia fra Villeneuve e Arnoux nel 1979 a Digione”.