La Kirkjubaer Guesthouse in Islanda è una struttura ricettiva davvero singolare nel suo genere non solo perché rappresenta l’unico caso di chiesa sull’isola nordeuropea riconvertita per accogliere degli ospiti ma anche per via della sua collocazione a ridosso della costa e in un punto particolarmente suggestivo per gli scorci paesaggistici che sa offrire. Si trova infatti nei pressi del piccolo centro di Stöðvarfjörður, un villaggio di poche anime situato su un fiordo omonimo lungo la costiera orientale del Paese scandinavo e dedito da tempo immemore alla pesca, questo grazioso edificio in legno dipinto di bianco e dal (riconoscibilissimo anche a notevole distanza) tetto azzurro che un tempo era un frequentato luogo di culto dagli abitanti della zona e oggi invece ospita i turisti che si avventurano fino agli estremi confini continentali per ritrovare la pace e godere anche di uno dei più bei tramonti che si possano vedere. Scopriamo la storia della Kirkjubaer Guesthouse islandese e cosa offre a chi sceglie di trascorrere qui qualche giorno per una romantica vacanza in coppia o con tutta la famiglia.
LA KIRKJUBAER GUESTHOUSE IN ISLANDA
La Kirkjubaer Guesthouse di Stöðvarfjörður (che un tempo era chiamato Kirkjuból) è incastonata nello spettacolare scenario naturale dei fiordi islandesi e rappresenta uno dei luoghi più belli della costa orientale: questo villaggio infatti è generalmente noto all’estero per il Museo della Pietra di… Petra, dal momento che qui è presente una delle più ricche collezioni di minerali dell’intera Europa e il cui merito va a Petra Sveinsdóttir, tutto fuorché una geologa eppure una donna a tal punto appassionata che negli ultimi 80 anni si è dedicata alla ricerca di pietre dalle variegate forme e colori e oggi la sua casa-museo rappresenta una chicca del villaggio islandese. Ad ogni modo questa è solo una delle ‘attrazioni’ dell’area per chi decidesse di prenotare presso la guest house costiera che fa dell’accoglienza e dell’elevato numero di camere uno dei suoi punti di forza: infatti la chiesa costruita originariamente nel 1925 per offrire un luogo di preghiera alle famiglie di pescatori della zona è stata riconvertita in una struttura ricettiva proprio per venire incontro alle esigenze di qui turisti che arrivavano in questa regione cercando un punto d’appoggio per dedicarsi all’esplorazioni del fiordo (anche sulle barche da pesca) ma anche di un’area “modellata” nei secoli dall’attività di un vulcano.
LA STORIA DI QUESTA VECCHIA CHIESA DIVENTATA UN OSTELLO
La Kirkjubaer Guesthouse in Islanda come detto è una deliziosa struttura in legno molto accogliente e che strizza l’occhio pure a un target giovanile dal momento che ha anche una stanza capace di ospitare fino a dieci persone e in cui si può scegliere di dormire a letto come nel proprio sacco a pelo. Infatti, oltre al gradevole aspetto esterno di quella che a prima vista non dà l’idea di essere stata una chiesa protestante, va detto che questa struttura che sembra uscita da una fiaba nordica popolata di elfi (e che dopo essere stata dismessa come luogo di culto ha rischiato di cadere in rovina per delle dispute fra la municipalità locale e la congrega a cui apparteneva) riserva molte sorprese anche al suo interno grazie anche alla coppia che l’ha rilevata ristrutturandola e donandole nuova vita: diventata una guest house, si presenta con degli interni di colore azzurro e degli arredamenti che suggeriscono anche il piacere di trascorrervi una intera serata, specialmente quando fuori le temperature cominciano a scendere. Inoltre, particolare di non poco conto, i proprietari hanno conservato molti oggetti religiosi originari tanto che in pratica si finisce per fare colazione accanto a dove c’era il pulpito all’altare e sono presenti pure alcune delle panchine originariamente destinate ai fedeli.