Henry Kissinger è arrivato alla vigilia del suo 100esimo compleanno; nato il 27 maggio del 1923, lo storico ex segretario di Stato americano ha trascorso una vita plasmata dalle minacce del mondo, a cominciare dai primi anni di vita quando la sua famiglia scappò a New York per sopravvivere allo sterminio dei nazisti. Ora, come sottolinea il quotidiano Handelsblatt che gli ha dedicato un lungo articolo, Kissinger si trova ancora a giocare un ruolo di grande importanza nella politica mondiale, occupandosi di problemi legati alla sicurezza, della minaccia rappresentata dalle armi nucleari, e del pericolo di avviare una nuova guerra sul piano tecnologico, che sarà distruttiva a causa dell’utilizzo improprio di strumenti come l’intelligenza artificiale.



Su questo particolare argomento si è espresso più volte, affermando sempre di “esserne letteralmente ossessionato“. Tanto che in occasione del forum “Man, machine & God” aveva detto di non riuscire a dormire la notte, perchè tormentato dal pensiero delle capacità devastanti di questa tecnologia, aggiungendo anche che “in futuro si rischierà di mettere a repentaglio la democrazia a causa delle guerre hi-tech“.



Henry Kissinger “Occidente ha perso il senso della missione”

Henry Kissinger ha di recente messo in guardia i leader dei paesi occidentali dal rischio di avviare una guerra sul piano tecnologico, oltre al fatto di aver ammonito alcuni presidenti europei, come Emmanuel Macron e Olaf Scholz dicendo che “Si sta perdendo il senso della missione comune, l’occidente deve garantire più sicurezza“, consigliando ai due capi di stato di prendere esempio dai grandi del passato come Konrad Adenauer e Charles de Gaulle. Lo scorso anno, in un discorso al Consiglio delle relazioni estere a Washington aveva affermato che “È preoccupante vedere come a causa di tanti stravolgimenti repentini, le nazioni abbiano deciso di autogestirsi, perdendo la bussola“.



E non sono mancate le polemiche sulle parole di Kissinger neanche durante l’ultimo forum di Davos, quando l’ex Segretario Usa aveva avvertito parlando della guerra “È necessario che l’Ucraina ceda i territori per velocizzare i negoziati di pace“. Ma poi in una recente intervista alla Cbs qualche giorno fa si è detto fiducioso di una prossima fine del conflitto, che arriverà “Grazie all’intervento di mediazione della Cina“.