Davvero un brutto momento quello che sta vivendo Jurgen Klopp, tecnico tedesco del Liverpool. I Reds sono stati sconfitti recentemente contro il Burnley di Sean Dyche, e al di là del fatto che la squadra del Merseyside sia ben più attrezzata degli avversari (che veleggiano in zona retrocessione), la cosa clamorosa è che la sconfitta sia giunta dopo che per 68 partite il mitico Anfield Road era rimasto inviolato. Una partita decisamente nervosa quella fra i rossi e i “clarets”, sia in campo, con un duro scontro fra Ashley Barnes e Fabinho, quanto fuori dal rettangolo di gioco.



Durante la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, Klopp e Dyche sono quasi venuti alle mani nel tunnel che porta agli spogliatoi dopo un duro diverbio a parole. Come si vede nel filmato pubblicato qui sotto, il tecnico tedesco appare visibilmente nervoso mentre si rivolge al collega del Burnley, poi entrambi spariscono nel tunnel e non si vede cosa succede poi.



KLOPP E SEAN DYCHE, RISSA AD ANFIELD ROAD, IL TEDESCO “SE NON NE PARLA LUI IO NON PARLO”

Nella conferenza stampa post-match Klopp non ha voluto specificare altro, dicendo: “Non ho iniziato io, Se lui non ne vuole parlare, non ne parlerò nemmeno io. Non è niente, va tutto bene”. Resta il fatto che la sconfitta del Liverpool in casa dopo 68 partite sia stata davvero una debacle, e Klopp l’ha definita “Un pugno in piena faccia”. “La colpa è mia”, ha poi aggiunto l’ex allenatore del Borussia Dortmund “Dobbiamo fare scelte migliori. Chiaramente i ragazzi soffrono un momento di scarsa fiducia in sé, succede quando non segni per un po’. La fiducia è come un fiorellino, evidentemente ora qualcuno lo ha calpestato, occorre trovarne uno nuovo”. La sconfitta contro i clarets apre di fatto una crisi che non si vedeva da anni in casa Reds tenendo conto che il Liverpool non vince in campionato da cinque giornate e non segna da quattro, nonostante una potenza di fuoco incredibile. Molti convinti quelli che il covid e gli stadi vuoti stiano in qualche modo “falsando” campionati e tornei, e probabilmente il Liverpool patisce più di altre la mancanza del suo tredicesimo uomo in campo.