Giungono ulteriori dettagli in merito alla notizia della morte di Kobe Bryant e di una delle sue figlie in un incidente avvenuto mentre l’ex stella dei Los Angeles Lakers si trovava a bordo del suo elicottero privato. Il sito a stelle e strisce TMZ in mattinata aveva chiarito che poteva esserci la nebbia alla base dello schianto verificatosi contro la collina di Calabasas, ubicata in un’area a nord di Los Angeles. Come confermato anche da ESPN, l’elicottero aveva segnalato i problemi alla torre di controllo, rimasto inglobato all’interno di un fitto strato di nuvole che riduceva sensibilmente la visibilità. Una situazione difficile, a tal punto che il pilota stava guidando seguendo le indicazioni che gli venivano via via suggerite dalla torre di controllo, prima di perdere definitivamente il contatto con quest’ultima. Il velivolo stava ormai girando in tondo da circa quindici minuti e un ulteriore banco di nebbia ha fatto sì che il pilota optasse per una nuova variazione di direzione. Purtroppo, la manovra ha fatto sì che variasse repentinamente l’altitudine (da 500 a 360 metri), provocando di conseguenza l’impatto fatale contro la collina californiana. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
KOBE BRYANT MORTO IN INCIDENTE ELICOTTERO: SCHIANTO CAUSATO DALLA NEBBIA?
La morte della star del basket Kobe Bryant continua a far discutere e con il passare delle ore allo choc iniziale per la funesta notizia iniziano ad arrivare dettagli in più su quanto sarebbe accaduto a bordo dell’elicottero precipitato a Calabasas, zona a nord-ovest di Los Angeles. In corso le indagini dell’Fbi che sta cercando di fare totale chiarezza sui motivi dello schianto. Secondo TMZ le ragioni dell’incidente sarebbero da ricercare nella scarsa visibilità e nella fitta nebbia presente. Dalle prime indiscrezioni pare che lo schianto possa essere avvenuto a 300 km/h. Stando ai primi dati del tracker di volo resi noti da TMZ, già nei pressi dello zoo di Los Angeles il velivolo avrebbe incontrato le prime difficoltà per via delle condizioni meteo. Da qui la decisione del pilota di volare ad un’altitudine particolarmente bassa sperando che la foschia si schiarisse e volando a circa 260 metri dal suolo. La collina contro la quale si è schiantato è invece alta circa 500 metri. Sarebbe proprio questa la ragione dello schianto. Anche ESPN ha confermato che l’elicottero aveva segnalato i problemi alla torre di controllo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
KOBE BRYANT MORTO: DECEDUTA ANCHE LA FIGLIA GIANNA MARIA ONORE – NON COINVOLTA LA MOGLIE VANESSA LAINE
MICHAEL JORDAN “SONO SCIOCCATO”
La morte di Kobe Bryant avvenuta in un drammatico incidente in elicottero in cui sono state coinvolte altre otto persone tra cui la figlia Gianna Maria ha sconvolto il mondo dello sport e non solo. Sui social sono giunti i messaggi di cordoglio anche da parte del presidente Usa, Donald Trump, che ha bollato l’accaduto come una “terribile notizia”. Ad intervenire anche l’ex presidente Obama che in un tweet ha scritto: “Kobe era stata una leggenda sul parquet e aveva appena iniziato il secondo atto della sua vita. La perdita di Gianna spezza ancor di più il cuore a tutti noi. Michelle e io mandiamo le nostre preghiere a Vanessa e alla famiglia”. Ad unirsi al grande dolore del momento anche Michael Jordan che in un comunicato, ancora sotto choc, ha fatto sapere: “Amavo Kobe, era un fratellino per me. Non riesco a descrivere il dolore che sto provando, sono scioccato”. Toccanti anche le parole social del cestista Joel Embiid per il quale Kobe ha significato molto nella sua vita personale e professionale, al punto da scrivere: “Ho iniziato a giocare grazie a te dopo averti visto alle Finals 2010: è stato il punto di svolta della mia vita”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL MOMENTO DELLO SCHIANTO
Circola su diversi siti Usa e sui social il video (ancora presunto e non confermato) del momento dello schianto dell’elicottero privato di Kobe Bryant: si vede l’elicottero girare su se stesso e precipitare per le colline vicino Los Angeles. In attesa di capire se fosse effettivamente il video del momento dello schianto, si cerca di capire chi vi era davvero a bordo con lui oltre alla figlia Gianna Maria; arriva la smentita secca dell’ex cestista e compagno di Kobe ai Lakers Rick Fox «non ero a bordo dell’elicottero in cui è morto Kobe». «Sono sconvolto, Kobe per me era un mito. Sono esterrefatto, non me la sento di dire altro», spiega Danilo Gallinari, amico e collega Nba all’Agenzia Ansa. In questi minuti la Nba ha deciso di cancellare tutte le gare di stanotte e di domani in segno di lutto profondo per la sua ex stella, assieme a Jordan di certo il più segnante giocatore degli ultimi 30 anni: «Sono cresciuto in Italia, sarà sempre un posto vicino al mio cuore», diceva in una recente intervista a Radio Deejay lo stesso Kobe Bryant, confermando il suo rapporto fortissimo con l’Italia dopo esservi nato e cresciuto fino all’adolescenza (il padre giocava a Reggio Emilia, ndr) tanto da essere un seguace tifoso del Milan.
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È MORTA ANCHE LA FIGLIA DI KOBE BRYANT
La notizia della morte di Kobe Bryant è stata purtroppo confermata, ma arrivato drammatici aggiornamenti sull’incidente in elicottero nel quale ha perso la vita. L’ex stella Nba stava viaggiando con altre quattro persone quando è avvenuto il disastro. Secondo quanto riportato da Tmz, stava andando alla Mamba Academy per un allenamento di basket: si trova nei pressi di Thousand Oaks. Sempre il sito statunitense negli ultimi minuti ha riportato la notizia della possibile presenza a bordo dell’elicottero di una delle quattro figlie di Kobe Bryant, la secondogenita Gianna Maria Onore. La 13enne era a bordo col padre, invece è stata esclusa la presenza della moglie Vanessa Laine. Testimoni oculari comunque hanno raccontato di aver visto fumo dal motore dell’elicottero mentre precipitava. Poi fiamme e fumo hanno coperto gran parta della scena dell’incidente, dove peraltro è divampato un incendio. Kobe Bryant notoriamente usava un elicottero per spostarsi sin dagli anni della sua militanza nei Lakers. L’elicottero Sikorsky S-76 lo portava da Newport Beach, in California, allo Staples Center di DTLA. (agg. di Silvana Palazzo)
KOBE BRYANT MORTO IN INCIDENTE ELICOTTERO
Kobe Bryant è morto in un incidente d’elicottero in California
: la notizia che spacca il mondo sportivo e non solo arriva da Tmz, settimanale Usa spesso protagonista di “scoop” in anteprima. C’è una minutissima possibilità che la notizia arrivata tra capo e collo in serata possa essere falsa, ma ormai la morte della stessa stella Nba dei Los Angeles Lakers è confermata anche da altri media Usa. Secondo l’inviata Rai negli States Valentina Martelli la caduta dell’elicottero privato di Kobe Bryant potrebbe vedere a bordo – ma non è ancora confermato – la moglie dell’ex fenomeno dei Lakers, Vanessa Bryant; secondo Tmz a bordo c’erano oltre all’ex cestista ritiratosi nel 2016, anche il pilota e altre tre persone al momento senza identità. In attesa che la polizia della California e lo Stato Federale confermino il terribile dramma, l’Nba è letteralmente esplosa con messaggi di cordoglio e lacrime su social e via web: il 41enne ex stella dei Lakers avrebbe perso la vita a seguito di un incidente in elicottero nella località di Calabasas, in California.
DRAMMA NBA: È MORTO KOBE BRYANT
Proprio oggi Kobe Bryant era risalito agli onori delle cronache perché il suo “erede” ai Los Angeles Lakers LeBron James lo aveva appena superato al terzo posto d’ogni epoca per punti segnati: aveva così scritto sui social «grande rispetto per te fratello mio» lodando il suo nemico di un tempo (sul campo) e ringraziandolo per quanto sta facendo con gli amati “lacustri”, tornati ai vertici proprio dai tempi in cui aveva smesso Kobe Bryant. L’ex stella Nba, lascia le figlie Gianna, Natalia, Bianca e Capri (di soli sei mesi): come sanno tutti negli States, Kobe Bryant era abituato ad usare l’elicottero Sikorsky S-76 per spostarsi sin da quando giocava per i Lakers. Faceva la spola tra Newport Beach dove abitava e lo Staples Center dove giocano i Lakers ormai da oltre vent’anni: 5 anelli Nba, erede designato sul campo e fuori di Michael Jordan, Kobe era l’Nba e ne aveva incarnato il simbolo per oltre 20 anni ritirandosi a quasi 40 anni con una partita evento da 60 punti, altro record frantumato. «Confermata la morte di cinque persone: nessun sopravvissuto nello schianto dell’elicottero a Calabasas. Indagine in corso, stare lontani dall’area», scrive la polizia di Los Angeles nell’attesa che arrivi la piena conferma della tragedia occorsa a Kobe Bryant.