Il Kosovo ha firmato la domanda di adesione all’Ue. L’atto, come riportato da Al Jazeera, è stato formalmente compiuto nelle scorse ore dal presidente Vjosa Osmani, dal primo ministro Albin Kurti e dal presidente del parlamento Glauk Konjufca nella capitale Pristina. Il gesto dello Stato più giovane d’Europa sembrerebbe comunque destinato a rimanere del tutto simbolico: il suo status non cambierà da “potenzialmente candidato” a “candidato”, a differenza di ciò che a breve accadrà alla Bosnia-Erzegovina.
Il motivo è da ricondurre al fatto che cinque Stati membri dell’Ue – Spagna, Romania, Slovacchia, Grecia e Cipro – non hanno mai riconosciuto l’indipendenza del Paese, autoproclamata nel 2008 dopo le elezioni boicottate dalla Serbia, di cui prima faceva parte. Il territorio ad oggi è abitato quasi esclusivamente da albanesi, fuggiti dalle repressioni delle forze di sicurezza serbe ed ex jugoslave. Per quanto riguarda l’effettività della dichiarazione, le istituzioni di Pristina controllano la maggior parte del territorio del Kosovo, a eccezione dei quattro comuni a maggioranza serba a nord del fiume Ibar.
Kosovo firma domanda adesione a Ue: cosa succede
La composizione dell’Ue, nonostante il Kosovo abbia firmato la domanda di adesione, non è dunque certamente destinata a cambiare a breve con il suo ingresso, dato che il Paese di recente nascita ha ancora una storia piuttosto controversa. Il presidente Vjosa Osman ha comunque definito questa giornata come storica e ha affermato che in queste ore è stato compiuto un passo decisivo verso la realizzazione del sogno collettivo e delle ambizioni del Paese.
È della medesima idea il primo ministro Albin Kurti, il quale ha evidenziato che l’obiettivo della presentazione della domanda di adesione all’Ue da parte dello Stato dichiaratosi indipendente nel 2008 è quello di aprire un nuovo capitolo. Inoltre, ha aggiunto che i progressi su tale percorso dipenderanno dalla disponibilità del Paese ad attuare riforme che rafforzino la democrazia e lo stato di diritto e che portino allo sviluppo economico.