Il primo ministro del Kosovo Albin Kurti un paio di giorni fa ha dichiarato pubblicamente l’intenzione del suo esecutivo di avviare una battaglia legale contro la Serbia, accusata di genocidio in merito alla guerra del 1998. Quel conflitto fu il primo atto di un’ostilità, quella tra i due stati, che perdura ancora oggi e che è in particolare legata alla dichiarazione di indipendenza da parte del governo kosovaro, mai riconosciuta da quello serbo.



Dopo anni di proclami e dichiarazioni, infine, sembra che il Kosovo sia intenzionato veramente ad intentare causa contro la Serbia, tanto che Kurti avrebbe già dato mandato alla procura e agli organi inquirenti kosovari per avviare le indagini. “Il ministro della  Giustizia, i miei consulenti legali e gli esperti internazionali”, ha dichiarato il Primo ministro, citato dalla stampa locale, “si stanno preparando ad accusare la Serbia come Stato responsabile dei crimini commessi durante la guerra in Kosovo“, che secondo la narrazione kosovara “sono crimini contro l’umanità e genocidio”.



Vucic: “Kosovo non può accusare la Serbia di genocidio”

Non è la prima volta negli ultimi giorni che in Kosovo si torna a parlare di genocidio e Serbia, perché lo stesso Kurti il 28 marzo, in occasione della commemorazione per la strage di Izbica, aveva già parlato della causa legale. “Né le donne, né i bambini, né gli anziani sono stati risparmiati”, ha ricordato. “Presi di mira e fucilati deliberatamente dal regime genocida di Milosevic [che] con l’operazione ‘Ferro di cavallo’ mirava a sterminare gli albanesi e ad attuare il suo progetto genocida contro di noi”.



Dopo l’ultimo intervento del primo ministro del Kosovo sull’accusa di genocidio contro la Serbia, però, è intervenuto anche il presidente serbo Aleksander Vucic. “Fino ad ora Kurti ha aspettato che un altro stato intentasse causa per genocidio”, ha dichiarato, “poiché non è un paese riconosciuto a livello internazionale e non può intentare una causa presso la Corte penale internazionale”. Secondo Vucic, infatti, la ragione per cui in Kosovo si torna a parlare proprio ora di genocidio e Serbia è legata al fatto che “Kurti vuole intentare causa attraverso il Consiglio Europeo”. Si dice, comunque, intenzionato a resistere, sottolineando che “vinceremo” e che l’ipotesi di fare causa attraverso altri stati o istituzioni “è una questione politica molto difficile”.