La comunità internazionale e la diplomazia provano a scongiurare lo scoppio di un vero e proprio conflitto tra Kosovo e Serbia. La Casa Bianca ha annunciato il vice consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jon Finer, ha invitato i due Paesi a prendere provvedimenti per ripristinare un clima di pace. Secondo quanto riferito, Finer ha parlato con il primo ministro kosovaro, Albin Kurti, e con il presidente della Serbia, Aleksandar Vučić, esprimendo preoccupazione.



Gabriel Escobar, diplomatico americano, si è recato a Pristina insieme all’inviato Ue per i Balcani occidentali Miroslav Lajcak e la tappa successiva sarà invece Belgrado. L’obiettivo è quello di stemperare le tensioni. Un altro summit della Comunità politica europea in Moldavia si è tenuto pochi giorni fa e Scholz e Macron hanno ribadito gli stessi concetti, insieme all’Alto rappresentante per gli affari esteri dell’UE, Josep Borrell.



Kosovo “miniera” dei Balcani

Nell’incontro tra Scholz, Macron e Borrell, è stata avanzata la richiesta di tenere nuove elezioni municipali nelle quattro città a maggioranza serba del Kosovo settentrionale. Qui è scoppiata la rivolta in seguito al tentativo di insediamento dei sindaci albanesi, eletti solo grazie al boicottaggio delle votazioni da parte della comunità serba, come sottolinea La Verità. La presidente kosovara Vjosa Osmani ha accusato la Serbia “di piagnucolare, lamentarsi e non dire la verità” ma si è detta “aperta alla possibilità di indire nuove elezioni, se queste venissero svolte legalmente”.



Macron e Scholz avrebbero posto proprio nuove condizioni per le elezioni per scongiurare la crisi. Vučić avrebbe invece affermato in precedenza che le autorità del Kosovo “dovrebbero ritirare sia i presunti sindaci sia le unità speciali di polizia che si trovano nel nord del Paese illegalmente”. Tra le due regioni le ostilità sono storiche e note da tempo ma di recente i due Paesi dei Balcani si contengono circa 25 miliardi di euro di risorse naturali. Il settore minerario del Kosovo ha un potenziale significativo e anche la Russia guarda la vicino l’evolversi della situazione. In passato numerose ispezioni geologiche sono state condotte in Kosovo: depositi di uranio e torio sono stati scoperti da campagne di prospezione realizzate durante l’era iugoslava. È stata rilevata inoltre la presenza di terre rare. Depositi di magnesite sono presenti nella zona montuosa di Golesh. Secondo stime dell’Economic Initiative for Kosovo il valore delle risorse naturali si attesta tra i 13,5 e i 25 miliardi di euro.