La disputa tra Kosovo e Serbia, alla quale l’Europa, con l’aiuto anche del governo Usa sta tentando di trovare una soluzione, non sembra avere sviluppi positivi. I problemi di dialogo proseguono, e il successo che sembrava essere stato raggiunto con un accordo ufficiale potrebbe presto risultare un altro clamoroso fallimento. L’avvicinamento all’Unione Europea dei paesi dei Balcani resta comunque un obiettivo prioritario, soprattutto per eliminare definitivamente l’influenza russa su Belgrado, ma i negoziati sono tuttora abbastanza infruttuosi, soprattutto dopo che il primo “test ufficiale” ha dimostrato che non sono stati prodotti gli effetti sperati.



Il Financial Times, ha analizzato la situazione, sottolineando i mancati miglioramenti, alla luce dell’accordo del 2 maggio, che doveva normalizzare le relazioni tra i due paesi. Il presidente della Serbia Aleksandar Vučić, ha dichiarato ufficialmente al quotidiano di essere “preoccupato perchè da Pristina continuano a non voler rispettare gli impegni“. La svolta annunciata quindi non c’è stata, anzi la situazione sembra essere peggiorata dopo l’ultimo mancato accordo sulla associazione dei comuni serbi.



Kosovo-Serbia, l’Europa cerca una soluzione

L‘Unione Europea dovrà tentare di nuovo di trovare una soluzione per la lite tra Serbia e Kosovo. L’accordo non ha dato i risultati sperati, e l’ultima disputa, avvenuta in seguito alla negazione sulla costituzione dei comuni a maggioranza serba, ne è stata la prova. Ora Josep Borrell ha convocato di nuovo le parti per tentare di nuovo una mediazione. Ma il problema, come fa notare anche il Financial Times, non è di facile risoluzione, soprattutto quando entrano in gioco negli accordi, norme “etniche” che dovrebbero garantire privilegi ai cittadini serbi. Le tensioni permangono e dunque al momento, gli analisti confermano, sarà difficile anche eliminare il legame con Putin.



Anche se dopo l’ultima fuga di notizie riguardanti presunti invii di armi all’Ucraina da Belgrado, i rapporti diplomatici con la Russia potrebbero raffreddarsi. Nenad Rašić, presidente per l’assemblea del Kosovo afferma in tono polemico che “L’occidente vuole solo una stabilizzazione a causa della guerra, alla maggior parte dell’Unione Europea non interessa una vera democrazia, altrimenti ci avrebbero coinvolto nei negoziati“, e ha aggiunto “La comunità internazionale, vuole solo nascondere i disaccordi tra Kosovo e Serbia sotto al tappeto“.