Kristen Stewart è la protagonista della copertina del numero di novembre di InStyle, nonché di un’intervista molto personale rilasciata a Clea Duvall, la regista che l’ha diretta nel nuovo film Happiest Season. L’attrice 30enne ha raccontato del suo coming out, ricordandolo come un momento molto delicato e complesso della sua vita. “La prima volta che sono uscita con una ragazza, mi è stato subito chiesto se fossi lesbica. – ha raccontato la Stewart – E dentro di me ricordo di aver pensato: ‘mio Dio, ho appena 21 anni’. A volte mi è sembrato di aver ferito le persone con cui sono stata. Non perché mi vergognassi di essere apertamente gay, ma perché non mi piaceva offrire un’etichetta al pubblico.” Il timore di essere etichettata, quello di ferire le persone amate ha frenato l’attrice, che infatti racconta di un periodo particolarmente ‘frenato’.

Kristen Stewart e il coming out: “È stato strano”

“C’è stato un periodo in cui ho preferito restare un passo indietro, essere cauta nelle dichiarazioni.” ha raccontato ancora Kristen Stewart nel corso dell’intervista. “In fondo, anche nelle mie precedenti relazioni eterosessuali, abbiamo sempre fatto tutto il possibile per non essere fotografati mentre eravamo in momenti intimi, solo nostri.” ha precisato. “A un certo punto si è aggiunta la forte pressione di rappresentare un gruppo di persone, di rappresentare l’essere queer. La sentivo su di me, questa pressione, ma non capivo l’importanza delle mie dichiarazioni”, ha aggiunto. Infine ha concluso ammettendo che “anche se i miei genitori erano perfettamente ok con il mio frequentare ragazze, non posso affatto dire sia stato facile. È stata dura. È stato strano. E so che è così per tutti”.