Il celebre regista polacco Krzysztof Zanussi riceverà uno speciale premio alla carriera in occasione della Mostra del Cinema di Venezia. Sarà consegnato da Famiglia Cristiana, che celebrerà anche i 90 anni del giornale e che lo ha intervistato sulla sua carriera e sulla sua vita. “È sempre una grande gioia tornare alla Mostra, anche se rimpiango un po’ che non accada perché ho un nuovo film da presentare” scherza il regista.



Nel 1981 Krzysztof Zanussi realizzò il film ‘Da un Paese lontano’ incentrato sulla vita di Papa Giovanni Paolo II e, nel 1997, trasse ‘Fratello del nostro Dio’ proprio da un’opera teatrale scritta in gioventù dal Pontefice. Per il regista polacco, “la cultura occidentale è minacciata da un’afasia, da una perdita di vitalità, e la spiritualità ci dà la forza necessaria per uscire da questa situazione. Non ricordo nella storia del mondo una civiltà priva di spiritualità”. Sentito da Famiglia Cristiana, che fa notare l’incredibile successo che negli ultimi anni hanno riscosso i film incentrati sui supereroi dei fumetti, Zanussi replica che “dopo i lunghi anni di isolamento e di paura a causa del Covid, è comprensibile che la gente abbia voglia di svagarsi. Ma la distrazione non basta ad aiutarci ad affrontare le difficoltà della vita. Abbiamo bisogno di stimoli molto più profondi e penso che in quest’ottica il cinema tornerà indispensabile”.



Krzysztof Zanussi e la spiritualità nel cinema: l’incredibile incontro con Papa Giovanni Paolo II

Krzysztof Zanussi ha conosciuto la Mostra del Cinema e la città di Venezia negli anni ’60, quando si definiva “uno studente vagabondo che sbarrava gli occhi di fronte a tanta meraviglia” come confessa a Famiglia Cristiana. Da quell’edizione “ci torno spesso, non solo per la Mostra del cinema, di cui sono stato due volte membro e una volta presidente della Giuria”. Tra gli incontri più importanti nella carriera e nella vita di Zanussi c’è quello con Papa Giovanni Paolo II, di cui ricorda con ammirazione “la capacità di concentrare tutta la sua attenzione su ogni persona che incontrava, la volontà di cercare un contatto profondo con lei. È una dote molto rara nei personaggi pubblici, che tendono sempre a essere concentrati su loro stessi”.



Krzysztof Zanussi nella sua vita ha stretto amicizia anche con Pupi Avati, conosciuto proprio alla Mostra di Venezia nel 1984, anno in cui il regista polacco ottenne il Leone d’oro con ‘L’anno del sole quieto’. Nel 1970, Zanussi incontrò anche Pier Paolo Pasolini al Festival di Mar de la Plata in Argentina: “usava un linguaggio intriso di retorica rivoluzionaria con cui io, che arrivavo da un Paese in cui c’era una dittatura comunista, faticavo a trovare delle affinità. E tuttavia, dietro quella scorza, c’era un uomo dotato di una grande profondità e per questo conservo un ricordo molto bello di quell’incontro”.