A “Otto e Mezzo” su La7 c’è come ospite Kuleba, il ministro degli esteri ucraino. Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, al ministro ucraino, fa una domanda sui negoziati: “Volevo chiedere se la controffensiva possa finire solo con la vittoria o possa esserci anche una sconfitta o una vittoria parziale cioè la non riuscita di riconquistare tutti i territori. Gli esperti militari, vostri alleati, sostengono che ci siano poche possibilità che voi riusciate a recuperare tutti i territori che sono stati occupati. Non lo dico io ma Mark Milley, Capo di Stato Maggiore americano, vostro principale alleato. Lui è scettico e crede che l’attuale fase di pareggio sarebbe ideale per avviare un negoziato”.
Da qui, la domanda al ministro: “Lei pensa mai all’eventualità peggiore ossia non poter recuperare quei territori ed essere forzato ad un negoziato con condizioni molto più deboli a quelle attuali di pareggio? Ovviamente avendo molti più morti e molti meno territori. Lei ha parlato di negoziato più volte, anche ad Antalya (dove ha incontrato Lavrov, Ministro degli affari esteri della Russia, ndr). Non pensate che un giorno o l’altro dobbiate rimpiangerlo?”.
Kuleba: “Ła guerra come il calcio”
Dmytro Ivanovyč Kuleba, nel rispondere a Marco Travaglio, spiega a “Otto e Mezzo”: “Io sono lieto che lei abbia parlato dell’incontro di Antalya. Quel giorno, il ministro degli esteri turco ha organizzato un incontro tra me e l’omologo russo Lavrov. Noi siamo due ministri degli esteri e abbiamo la capacità e i poteri per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco ma non a 360 gradi ma solo parziale. La Russia non sarebbe stata d’accordo per uno generale ma solo per l’evacuazione di Mariupol. Lavrov mi disse che è il comando militare ad assumere decisioni. Questo è il metodo russo”.
Da qui, il paragone a tema football da parte del ministro: “A me piace il calcio e probabilmente piace anche a lei. Facciamo finta che una squadra italiana giochi contro una squadra tedesca o inglese durante la finale di Champions League. Lei si concentrerebbe sul tentativo di vincere o di non perdere? Se si inizia la partita con l’idea che alla fine si perderà, lei non vincerà mai. Funziona così nel calcio e in guerra. Siamo tutti essere umani e lottiamo per una posta diversa in diversi campi. Siamo disposti a negoziare con la Russia una volta che si ritirerà. Se io non credessi nella vittoria, dovrei dimettermi”. Travaglio, allora, risponde: “La metafora sarebbe perfetta se la partita fosse appena cominciata. Ma se una squadra prende 5 gol dall’altra, come voi avete preso, mentre le vostre controffensive hanno solo sfiorato i pali, non conviene pensare ai negoziati?”. Da qui, la risposta piccata del ministro ucraino: “Mi ricordo una finale molto appassionante della Champions, Milan-Liverpool. Shevchenko giocava per il Milan. Dopo il primo tempo, il Milan vinceva 3 a 0 e dominava sul terreno di gioco. Io non penso di doverle ricordare come finì quella partita (4-3 dopo i calci di rigore, ndr)”.
A #ottoemezzo Travaglio ha detto a #Kuleba che l’Ucraina sta perdendo 5 a 0 con la Russia.
La risposta di Kuleba è da incorniciare. Prima cita Milan Liverpool e poi afferma: ragazzi, il vostro lavoro è essere scettici, il mio è vincere.
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