Kumalibre è il rapper che duetta e commuove insieme a Paolo Palumbo, affetto da sla, sul palcoscenico del Teatro Ariston per la seconda serata del Festival di Sanremo 2020. L’artista è nato a Oristano nel 1985 e da tempo lo abbiamo visto all’interno del panorama musicale italiano anche se per qualcuno potrà sembrare un semi-sconosciuto. In realtà Cristian Pintus, si chiama così Kumalibre, si è avvicinato al mondo dell’hip hop quando aveva appena 12 anni. Inizialmente si faceva chiamare col suo nome passando poi da Kuma e Kumalibre. Ha iniziato la sua carriera da solista nel 2007 quando di anni ne aveva 22.
Vederlo insieme a Paolo Palumbo ha emozionato, grazie all’empatia che ha mostrato durante l’esibizione sul palcoscenico del Teatro Ariston. Ovviamente Amadeus e la direzione artistica hanno preferito lasciare spazio alla storia di Paolo, ma anche Kumalibre ha avuto la possibilità di acquisire ulteriore dota di notorietà. Non è dunque da escludere che nelle prossime edizioni del Festival della canzone italiana lo vedremo magari presentarsi in gara per portare uno dei suoi brani. Con Paolo andrà avanti quella che si è dimostrata essere un’amicizia pura e senza interesse, ma che ha portato i due ad avvicinarsi per una passione comune e la voglia di lottare.