Alan Kuperman, professore dell’Università del Texas nonché esperto di conflitti etnici e, in particolare, dei Balcani, in una intervista rilasciata a Libero Quotidiano, ha parlato della situazione in cui versa il Kosovo. “È come un vulcano attivo, può esplodere in ogni momento. Ed è ciò che sta accadendo in queste settimane fra la minoranza serba e la maggioranza albanese”, ha affermato.



L’escalation secondo il docente è iniziata ormai decenni fa e ha condizionato anche gli scenari internazionali. “Con l’indipendenza del Kosovo sono state messe altre fascine sul fuoco dei Balcani. Infatti, gli Stati Uniti insieme a molti Paesi europei hanno commesso un grosso errore nell’incoraggiare, prima, e nel riconoscere, dopo, la dichiarazione unilaterale d’indipendenza proclamata dal Kosovo nel 2008. Con quella decisione non solo in quell’area non è stato fatto alcun passo avanti per una convivenza pacifica fra serbi e albanesi, ma si sono create le premesse affinché le vecchie tensioni fra le due comunità aumentassero come non mai nel passato”. E aggiunge: “Sono convinto che gli avvenimenti in questione abbiano fornito a Vladimir Putin un alibi potente per giustificare la sua politica scellerata nei confronti dei Paesi dell’ex Unione Sovietica”.



Kuperman: “Ue accolga Serbia e Kosovo”. Il parere dell’esperto

Alan Kuperman è convinto che l’indipendenza del Kosovo , che ha violato la risoluzione Onu che garantiva la sovranità e l’inviolabilità dei confini della Serbia, abbia spinto la Russia prima ad annettere la Crimea e poi a invadere l’Ucraina. “Gli Stati Uniti e l’Europa non avrebbero dovuto riconoscere l’indipendenza fino a quando non fosse stato raggiunto un mutuo accordo con la Serbia incentrato su una relativa autonomia, per evitare una traumatica spartizione territoriale. Un tale accordo avrebbe ridotto le tensioni tra serbi e albanesi ed evitato di inimicarsi la Russia”.



Il professore tuttavia ritiene che ci sia ancora tempo per perseguire questa strada. “Bruxelles dovrebbe lavorare nella prospettiva di una adesione sia della Serbia che del Kosovo all’Ue. In un contesto siffatto, potrebbe maturare una compromesso finalmente accettabile per entrambi”, ha concluso.