Può darsi che Thohir e i suoi pards non distinguano quale sia il pallone da calcio e quale quello da football americano (come ha sentenziato il famoso intellettuale argentino Maradona), ma se hanno investito (meglio dire investiranno), è perchè, sono sicuro, hanno compreso come da noi si possa trasformare lo sport più seguito e lo spettacolo più bello in un affare, non solo per i pochi che rincorrono il pallone, ma per tutta la società (e per chi ci investe). Abbiamo stadi, escluso il caso-Juve, che definire “vecchi” pare un insulto alle tombe etrusche, costruiti in aree oramai inadatte, spesso difficili da raggiungere, dotati di servizi che, spesso, sarebbe meglio fossero inesistenti, almeno chi ci va saprebbe come regolarsi. Agglomerati di muri spesso ammucchiati in tempi diversi con strane tribune sulle quali, settimanalmente, trovano posto non più della metà degli spettatori contenibili. Tutto ciò porta ad un abbassamento degli incassi sia per le società calcistiche che per gli enti pubblici normalmente proprietari di questi cosiddetti stadi.
Due anni fa pareva pronta una legge speciale che favoriva la costruzione di stadi veri, con centri commerciali, ristoranti, bar, reali punti di aggregazione, ma oggi non si capisce dove sia finita, non se ne sa più niente! Lo Stato, si dice, ha problemi più importanti, ma gli interventi sugli stadi creerebbero occasioni di lavoro e di socializzazione che sono sicuro siano della massima importanza nell’attuale situazione italiana. E allora ben vengano gli indonesiani, se organizzeranno investimenti nel senso sopra descritto. Troveranno unanime plauso pur nel dispiacere di non avere più in Italia chi abbia il coraggio o la volontà di investire in grandi opere. Solo così le società calcistiche potranno riportare persone nelle aree degli stadi con ciò prucurandosi denaro da investire in calciatori degni della storia della nostra serie A. Altrimenti non dobbiamo meravigliarci che il Meazza fosse mezzo vuoto per Milan-Udinese, leggete i nomi, le età dei giocatori e il gioco sviluppato e, se valutate il costo dei biglietti, è meglio vedersi… Lanciano-Crotone. Comunque il Milan alla fine ha vinto, togliendosi dalla bassa classifica, e i milanisti saranno felici.
Spettacolo buono per il nostro campionato quello offerto da una Roma, sempre vittoriosa, e il Napoli. La Roma ha capito che i campionati si vincono non prendendo reti e scattando in contropiedi che divengono esaltanti,il Napoli ha i giocatori contati e, se manca Higuain, è costretto a sperare che segni Pandev: e quando mai? Io credo che la Roma rischia di fare gara a sè per lo scudetto, forse lo sanno anche gli arbitri visti gli ultimi rigori assegnati.

Sta andando forte l’Atalanta che ha battuto una Lazio un po’ in disarmo, ma quanto corrono i bergamaschi e che forte Cigarini: sembra Cambiasso di cinque anni fa. La Fiorentina, maremma maiala, si è mangiata la Juventus che era partita con il solito rigore di vantaggio. Rossi ha meritato gli inni fiorentini, e la gobba degli avversari, con una tripletta spettacolare (certo sulla seconda rete pareva che la Juve avesse sostituito il portiere con il citofono). Tutti stanno giocando per la Maggica, niente in contrario!Meraviglia il Verona per la determinazione e la sfrontatezza con cui sta affrontando la massima serie, d’altra arte l’allenatore Mandorlini faceva parte dell’Inter dei record per cui qualcosa l’ha imparato.
Finalmente ha vinto il Sassuolo, sono felice per Giorgio Squinzi, con la dovuta diversa importanza, in settimana si è portato a casa: “cuneuccio” fiscale, vittoria del Milan e del Sassuolo. Se poi questo “cuneo” fosse stata una “cosa” economicamente più degna, personalmente, non avrei avuto difficoltà a scambiarlo con un risultato meno positivo dei casciavid. Il Torino contro l’Inter ha riavuto tutto quello che fino ad ora gli era stato rubato. Dall’arbitro il regalo, dopo sei minuti, dell’espulsione di Handanovic, dall’Inter la possibilità di una inutile punizione al novantesimo, e dal destino una rete su punizione di Bellomo (prima rete in serie A) che se la ritira altre duemila volte non la ripete neanche a pagamento. L’anno scorso la Beneamata sarebbe uscita con tre reti di scarto in uguale situazione, in questa stagione sta mostrando un impegno di squadra e una capacità di misurarsi con chiunque senza alcuna paura. Credo darà filo da torcere a tutte le pretendenti ai primi tre posti fino al termine del campionato. Deve continuare così migliorando ad ogni partita e lasciando che siano gli altri a pensare di essere i migliori.