La notizia del giorno: Conte applica alla sua squadra un turnover scientifico: neanche Sacchi arrivava a queste altezze di non pensiero! Ma cosa vorrebbe dire il Mourinho 0.0? E’solo spiritoso? La paura e’ che si auto convinca di dire cose intelligenti, sbraita tutta la partita per dare l’impressione di contare, non ha ancora capito che vince perché ha buoni giocatori,il gruppo più forte, lui può solo peggiorare la situazione.E allora stia tranquillo, lasci giocare che ci pensa chi va in campo. Infatti,col suo scientitournover se a Parma non si affrettava a far entrare tutti i titolari, e aggiungere un poco di lato B (maiuscolo) col cavolo che vinceva.
Balotelli e’ fra i calciatori che preferisco. Mi sto però accorgendo, sempre più, che il ragazzo se non è il centro unico dell’attenzione e dell’affetto di società e tifosi si abbatte. L’arrivo di Kakà e’stato per lui una mazzata psicologica, non e’ piu’ sua esclusiva l’attenzione dei compagni e della tifoseria. E allora gira per il campo avulso dal gioco, si butta in cerca di rigori improponibili, viene ammonito, giustamente, per falli inutili. Sembra un bambino che vuole l’attenzione di chi gli sta attorno,ed è geloso dei fratellini. Cosi comportandosi rischia di divenire un peso per lo spogliatoio sollevando tutte le negatività latenti. Il problema e ‘che senza di lui il Milan diviene squadra da centro classifica e per queste posizioni un allenatore come Allegri non va più bene, meglio chiamare un esperto come il Trap o Sonetti e tirare fine campionato curando la Champions e il prossimo torneo.
Il Napoli, se a gennaio aggiunge un paio di buone riserve, può vincere questo campionato: ha un centrocampo pari alla Roma, un attacco superiore, forse manca qualcosa in difesa. Rispetto alla Juve ha meno grinta ma il vantaggio di un allenatore che ,con la sua calma, allenta la pressione. Mi verrebbe da proporre un’idea:perché non lanciamo un torneo,una specie di massimo campionato mondiale fra squadre continentali: Europa, Asia, Africa, Australia America del nord e del sud. Per noi europei sarebbe la manna: cominceremmo ad essere uniti su qualcosa e vedremmo i più grandi campioni di ogni continente sfidarsi fra loro. Se è una cazzata dimentichiamola! Risultati inaspettati nel pomeriggio domenicale che fanno tremare diverse panchine:quella di Petkovic a Roma dopo la sconfitta in casa con il Genoa, quella di Lopez visto che il Cagliari le ha prese contro Toni e company e il seggiolone di Rossi avendo la Samp permesso al Sassuolo di vincere il suo primo incontro fuori casa in serie A.
L’Inter ha meritatamente vinto a Udine. In vantaggio con il solito Palacio, non ha permesso all’Udinese, dove cominciano a sentirsi gli anni per Di Natale,di alzare la testa. A differenza delle precedenti partite in trasferta,si è ben chiusa e con un paio di ripartenze, ha steso i friulani.La Beneamata e’ una buona squadra, non all’altezza, per organico, delle prime tre ma sicuramente con la possibilità di battersi con tutte e se qualcuna cede…. Stavolta Mazzarri non ha commesso errori, difesa chiusa, Palacio su tutto il fronte dell’attacco e gli altri a lottare su ogni pallone. Guarin mi impone il ricordo di Stephane Dalmat, ve lo ricordate il promettentissimo francese? Anche lui, gran tiro, momenti di calcio esaltante e errori incomprensibili: speriamo riesca ad essere maggiormente continuo allora si che in primavera ci sarà da divertirsi. Certo ci vorrebbero un paio di interventi per la panchina, non si può essere fiduciosi per il rientro di un quarantenne: Zanetti. Va bene la riconoscenza, i ricordi, ma allora puntiamo anche su Corso e Luisito? Il rientro di Zanetti, ottima cosa, dimostra che il livello del campionato italiano e’sceso nettamente, dieci anni fa in Italia, a quell’età si faceva l’allenatore! Se poi vediamo che fra i migliori ci sono ancora Totti e Toni…
Stavolta la Roma…
…non è riuscita a fare bottino pieno, d’altra parte prima o dopo doveva succedere. Però, cari romanisti a veder giocare la vostra squadra mi sa che son davvero finiti i tempi cupi: forza Roma e forza lupi! La Roma ha avuto il torto di pensare che, andata in vantaggio, la partita fosse finita. D’altra parte dobbiamo dire che i romanisti sono organizzati nel gioco, lottano assieme sia in difesa che in attacco, interpretano realmente quello che è lo spirito del calcio, un gioco di squadra nel quale ognuno ha un suo compito e si impegna a collaborare affinché tutti possano svolgere quanto affidato nel migliore dei modi.
Ognuno conosce a memoria le giocate da fare, l’allenatore svolge ciò che gli compete: essere il coordinatore di un gruppo al quale affidare obblighi precisi e intervenire solo per correggere i singoli nei momenti in cui paiono incerti nell’interpretazione di quanto concordato. Il Torino non è certo uno squadrone, ha solo un giocatore sopra la media: Cerci, il resto e’ da parte destra della classifica ma, si sa, il bello del calcio e’ che nulla e’scontato e, se ti fermi un momento, anche un avversario più debole può metterti in difficoltà. La maggica, a mio parere, continua ad essere la maggiore candidata allo scudetto.
Questa settimana riprende la Champions. Lo spirito europeo che ci contraddistingue ci obbliga ad un ” vinca il migliore” per ogni partita e speriamo che, per il suo incontro, il Napoli lo sia.