E risalirono in disordine i colli che avevano disceso con tracotante baldanza! Questo incipit, liberamente interpretato dal bollettino della Vittoria di Armando Diaz, mi pare quello che meglio rappresenti l’uscita della Juventus dalla Champions League. Conte, con i suoi pards, si era presentato sul Bosforo guardando gli avversari, vecchie glorie del calcio internazionale, dall’alto della sua certezza di poter passeggiare, quasi fosse un diritto acquisito per la nobiltà savoiarda, sul Galatasaray. E invece gli dei del calcio non sono stati d’accordo e proprio un ex interista, con una azione spettacolare, ha potuto punire tanta sicurezza. E pensare, al contrario dei piagnistei bianconeri, che le terribili condizioni atmosferiche parevano fatte apposta per favorire la Juventus che si limitava a difendere, impedendo a chi doveva attaccare di distendersi in velocità. Ieri la goeba ha, naturalmente, strapazzato il Sassuolo, ci mancava altro, ma in Europa niente, non è mai riuscita a vincere una Champions con chiarezza, sempre su rigore: o dopo i supplementari o assegnati per falli fuori due metri dall’area. Spiace per l’uscita del Napoli; capitato in un girone di ferro è stato eliminato per la differenza di una rete dopo aver fatto dodici punti. E’ passato il Milan giocando con un catenaccio degno del Padova di Nereo Rocco, giustificato dall’essere rimasto in inferiorità numerica per l’espulsione di Montolivo, contro una squadra che, nel nostro campionato, avrebbe difficoltà a battere il Catania. Nell’ultimo posticipo di questa settimana affronterà la Roma. Credo che il Milan al campionato non abbia più niente da chiedere, per cui spero in una vittoria della maggica per tener vivo il campionato. Vorrei però che i romanisti la smettessero di fare i piagnoni per supposti errori arbitrali a loro svantaggio: si ricordino che, contro l’Inter, hanno usufruito di un rigore per fallo compiuto un metro fuori dall’area. Bella la vittoria del Torino a Udine anche se quest’anno il campo friulano e’divenuto terra di facile conquista.
La settimana e’stata caratterizzata, con riposo domenicale, da manifestazioni di protesta di variegati gruppi che si arrogano la rappresentanza del popolo italiano. Capisco che, sicuramente, moltissime persone abbiano motivi per protestare in momenti di così difficile situazione economica, ma di certo non affideranno mai la loro rappresentanza a persone che creano disservizio, obbligano negozianti recalcitranti a chiudere minacciandoli e nessuno capisce che tipo di proposte avanzino. Bisogna però che la politica riprenda il suo ruolo di guida del Paese e non sottovaluti i sentimenti di prostrazione che pervadono una larga parte della popolazione. Si sveglino, visitino fabbriche e luoghi di incontro, solo così potranno rendersi conto di cosa la gente abbisogna,la smettano di stare chiusi nei loro salotti, non si può fare politica senza confrontarsi ogni giorno con la base! Sarebbe, con un ragionamento che comprendo sia al limite, come se un allenatore di calcio professionista andasse ogni domenica ad impostare la partita senza conoscere le qualità della squadra avversaria e la forma dei propri giocatori: probabilmente perderebbe ogni volta. Così succede quando la politica decide senza conoscere i bisogni reali dei cittadini.
Napoli versus Inter. Il Napoli e’certamente più squadra ma non è possibile che partite di un certo livello vengano ancora affidate all’arbitro Tagliavento! (continua)
L’Inter, nonostante gli errori in difesa anche per mancanza di protezione a centrocampo, ha giocato bene e, sono sicuro, avrebbe raggiunto il pareggio ma, con decisione ridicola e in antitesi con quanto fatto su analoga irregolarità di Mertens, l’ineffabile Tagliavento (ridateci Ceccarini!) ha espulso Alvarez (che non giocherà il derby domenica prossima). Nonostante l’inferiorità numerica l’Inter ha cercato ancora di ricuperare e questo dimostra che la squadra non ha intenzione di arrendersi e domenica, giocando con maggiore concentrazione in difesa, ben proteggendo il centrocampo, potrà prendere il diavolo per le corna. Speriamo sia un bel derbydegno della grande Milano e che lo vinca pure il migliore, basta che abbia la maglia nerazzurra. Il problema è che, con la vittoria squillante della Fiorentina, il derby varrà solo per gli sfottò dei tifosi: l’Europa sarà “cosa” per altri.