Che noi Italiani si sia malati di esterofilia è una verità assoluta, ma che questo porti una squadra di calcio a comperare Kuzmanovic e Schelotto spendendo anche soldi mi pare una esagerazione. Credo che nella nostra serie B ci siano almeno 10 italiani (per ciascuno) che possono agevolmente sostituirli. In più all’Atalanta, pensiero geniale, è stato, seppure parzialmente, consegnato un ragazzo ventenne (sempre straniero) di ottima prospettiva. A quando il tapiro d’oro a chi, nell’Inter, ha avuto queste geniali idee? In più, l’unico acquisto italiano dell’Inter, Rocchi, giocatore che definire in fase calante è limitativo è stato passato per alternativa a Milito; attenti, quest’ultimo potrebbe denunciare chi ha fatto questa affermazione, anche se l’argentino gioca ad anni alternati.
Per l’Inter, quest’anno, sarà difficile raggiungere qualsiasi traguardo e allora sarebbe stato meglio non spendere, proseguire con i Benassi fatti in casa e… sperare nel terzo posto. Capisco il tifoso incavolato (mi meraviglio della mia educazione lessicale) perché ne sono il prototipo. Quello di quest’anno è un campionato in cui non sono emersi valori stravolgenti: si sta giocando a “ciapa no” (traduzione: non prendere), una squadra appena organizzata poteva benissimo competere anche a livello scudetto, all’Inter bastava saltare su Verrati un anno fa o su Diamanti a gennaio; nella squadra di oggi farebbe bella figura anche Quaresma! La vittoria sul Chievo (ogni altro risultato sarebbe stato da suicidio calcistico) è frutto dell’asse Zanetti, Cambiasso, Milito: quasi 115 anni in tre!
Il Milan, almeno, ha fatto la sceneggiata Balotelli e ha fortuna; gli è esploso il Faraone in modo da tutti inaspettato anche se ora, per questo ragazzo abituato a fare reparto da solo, l’arrivo di Mario chiude molti spazi. Galliani sta comunque impostando una buona squadra per il futuro, basta prendere un buon portiere e un difensore decente e, nel campionato italiano, dove i valori calcistici si stanno continuamente abbassando, potrà emergere. La Juve è forte, ha un dirigente molto bravo, Marotta, e può vincere anche con un allenatore come Conti che, spesso, sembra dare più nervosismo che aiuto ai giocatori durante le partite; la Juve infatti ha reso molto meglio con lui nel box (quanto hanno pagato di IMU?).
Continuo a voler bene al Napoli di Cavani, ha un allenatore sveglio (lo sento quasi parente: è di San Vincenzo dove io passo ogni possibile vacanza) che mi sta simpatico, una squadra ben amalgamata che continuo a pensare pronta per lo scudetto. Un pensiero: si dice spesso che l’allenatore non conti, io penso il contrario. In fondo i calciatori sono ragazzotti che hanno bisogno di una guida che sia loro da esempio per serietà, impegno e faccia comprendere quanto siano fortunati sia per il lavoro che fanno, sia economicamente, ma esposti, se non vengono loro trasmessi valori reali, a divenire facile preda di chi finge di adularli per poi abbandonarli appena avanza l’età o un maledetto incidente pone fine alla carriera, all’applauso, alla felicità di essere riconosciuti, alla possibilità di firmare (o di rifiutarsi di firmare) autografi ad essere coccolati. L’allenatore deve mantenere in loro un equilibrio preciso: la necessità di concentrarsi sul presente avendo sempre presente che nel breve periodo tutto finirà e bisogna prepararsi alla normalità.
Per quanto riguarda l’ultima giornata di campionato dobbiamo prendere atto che è stato definitivamente assunto che il tifoso non conta niente. Può aver fatto l’abbonamento, prenotato il biglietto aereo, fatto sacrifici per seguire la squadra: non gliene frega niente a nessuno. Mi riferisco a Milan-Cagliari, a meno di 48 ore dall’incontro non si sapeva dove si sarebbe disputato! Ci si rende conto che una partita di calcio senza spettatori fisicamente presenti scade al livello di amichevole/allenamento? Ma il mondo del calcio, talvolta, dà l’impressione di volersi autodistruggere, non bastava la partita alle 12.20, che già viene maldigerita (in tutti i sensi) ma abbiamo anche partite “luogo a sorpresa”. Se a questo si aggiungonoallenatori che alzano il dito medio, gruppi di pirla fra i tifosi che insultano anche i giocatori che non stanno disputando la partita, giocatori che, a loro volta, offendono i tifosi, può veramente nascere l’idea che il calcio voglia “karikirizzarsi”.
In campo si è vista la solita tosta Juve battere una presuntuosa Fiorentina, il Napoli lottare e ottenere un ottimo pareggio con la Lazio ben impostata, il Milan che dà l’impressione di essere in un momento molto fortunato ma che l’arrivo del Balo abbia tagliato un poco la cresta al Faraone e l’Inter che vive su buone individualità senza alcun gioco di squadra e che viene salvata dai vecchi realizzatori del triplete. Dai forza, ritornano le Coppe, quello che arriverà sarà tanto di guadagnato, io sono ottimista, le difese delle nostre squadre difficilmente sono penetrabili, se ci scappa il golletto in contropiede è fatta!