Al Milan manca ora solo l’acquisto di Oba Martins e poi ha completato le figurine di tutti gli attaccanti ex-Inter: era partito negli anni 40 con Pepin Meazza! Certo l’arrivo di Balotelli dà quasi certezza del terzo posto, con Champions annessa; anche se Berlusconi, oltre all’IMU agli Italiani, ora deve restituire un rigore all’Udinese. L’Inter può solo sperare che Balotelli si dimostri, come ha affermato un sosia di Berlusconi, una mela marcia. Infatti non sarà l’arrivo del baby Kovacic, o l’acquisto di Rocchi, centravanti stile anni ‘50 somigliante a Rasmussen dell’Atalanta per l”arquatezza” delle gambe portanti un corpo traccagno, a rilanciare una squadra che pare aver dato il meglio nel passato e, dopo Siena, appare senza allenatore. Il Napoli, a sua volta, si è rafforzato e lo scontro diretto con la Juve deciderà, anche per la forza psicologica che ne trarrà il vincitore, il campionato. La Roma, sicuramente la squadra con l’organico più completo, si avvia mestamente a lottare per non occupare il posto a destra nella classifica televisiva. Zeman è un grande ma non ha ancora capito che nel calcio lo spettacolo è vincere e non come si gioca, avrà ora tempo libero per meditare ma, temo, non lo sfrutterà. La Juve ha preso Anelka, un vecchio panterone che potrà aiutarla, poche volte, nei 20 minuti finali delle partite. Per quanto riguarda i risultati dell’ultima giornata dobbiamo prendere atto che l’Inter ha buttato il sogno di entrare in Champions: il Milan l’ha raggiunta e vola a doppia velocità. Certo che nell’annata della Benamata c’è una coabitazione di broccaggine e sfiga da non dire. Inoltre, seguendo i teoremi di Marotta, c’è da’ chiedersi se il guardialinee Marrazzo, che non ha visto il fuorigioco sul primo gol del Siena, sia un parente, perchè in tal caso non doveva essere inviato a controllare una partita dell’Inter data la concorrenza della Lazio (che cavolata, ma mi vengono così). La Juve è sempre se stessa ma il Napoli sta spadroneggiando, troppo forte! La Lazio è giusto si giochi la finale di Coppa Italia che, penso, disputerà con l’Inter che però ora è svantaggiata per la partita di ritorno con la Roma dall’esonero di Zeman. Si dice spesso che la palla è rotonda e tutto può succedere: ma per vincere ci vogliono giocatori ben amalgamati, un allenatore che sia buon psicologo dotato di carisma e una dirigenza capace.
Se così non è puoi solo recriminare ogni settimana su episodi sfavorevoli e ascoltare l’allenatore perdente che dice di aver avuto buone sensazioni. Da cosa?