Due le notizie importanti della settimana,anche se con priorita’ molto diverse: la nascita del nuovo Governo in Italia composto da persone mediamente giovani,di “grande coalizione “che potrebbe, finalmente, porre termine allo scontro non sulle idee ma fra uomini, e portare ad una compagine che riesca a rispondere alle reali esigenze degli italiani pescando fra le migliori proposte di tre gruppi politici che rappresentano il 75% dei nostri conterranei, e poi un infortunio che, penso, porterà alla fine della carriera calcistica del capitano interista Zanetti, grande esempio di calciatore e uomo che, difficilmente, a 40 anni, potra’ riprendersi dopo lo sfilacciamento del tendine d’Achille. Spiace che, dopo tante vittorie, chiuda la carriera con una sconfitta (era successo anche al magnifico Sandro Mazzola), ma, oramai, le sconfitte dell’Inter non meravigliano più’. Correttamente la Beneamata sta distribuendo punti a tutte le pericolanti, veramente gentile. Oramai è al settimo posto in classifica e, negli ultimi sei mesi, e’riuscita a perdere 26 (diconsi ventisei) punti dalla Juve: forza Strama, Tardelli non era nessuno! Con le vittorie di Palermo e Genoa il Torino, che proprio a fortuna è messo peggio dell’Inter, rischia di essere risucchiato nella lotta per non retrocedere. Nel derby torinese ha giocato alla pari con i bianconeri ma quando non e’giornata…. Il Catania è proprio la bella incompiuta, anche con il Milan gioca un calcio migliore ma, come con altre grandi, cede nel finale. Il 2013 è proprio l’anno del Milan: i portieri avversari commettono papere a iosa, gli attaccanti milanisti sbagliano a tirare e la palla va in rete, poi, come sempre, un bel rigorino per completare la giornata. Napoli, Fiorentina e Roma passeggiano così come l’Udinese che sfrutta l’idea balzana degli allenatori del Cagliari di non mandare in campo il loro miglior calciatore: Ibarbo. Dobbiamo ancora dire che è un campionato con poco spettacolo e, specialmente, poche persone negli stadi, non sarebbe il caso di abbassare i prezzi? Fra poco si accentueranno le discussioni sul calciomercato, grandi preannunci di trattative con top players per le nostre squadre e nessuna conclusione. Bisogna prendere atto che di soldi (forse anche giustamente) nel nostro calcio ne girano pochi e che bisogna impostare una politica diversa nell’organizzazione dei vivai anche se, dobbiamo capirlo, per diventare campioni bisogna “aver fame” ed essere disposti a sacrifici notevoli, pochi giovani dei nostri sono disposti a farli e allora anche qui si dovrà dare grande spazio a giovani immigrati. Il nuovo Ministro dello sport, la campionessa Idem,che nella sua vita sportiva ha sempre mostrato una grande determinazione, spero sia la persona giusta per impostare una corretta politica per l’avvicinamento dei giovani allo sport, un’azione dalla quale anche il calcio nazionale potrà trarre grande giovamento.