Se anche i nostri tennisti, obbiettivamente non eccelsi, diventano buoni per ingrassare la delinquenza che opera alle spalle di noi sportivi e di tutta la brava gente che, con entusiasmo e facendo sacrifici, spera costantemente di esaltarsi di fronte alle imprese di nostri campioni, allora dobbiamo dire che il nostro sport è alla frutta e, siccome ne sono convinto, il movimento sportivo è lo specchio del nostro Paese e della nostra civiltà, poveri noi. Ma dico, siamo l’Italia, rappresentiamo la maggiore cultura mondiale in moltissimi campi e sempre più spesso veniamo messi internazionalmente alla berlina da un nucleo di viziati e viziosi miliardari. Perché così è! Sono personaggi che dalla vita hanno avuto molto più di quanto meritassero, che vivono negli agi più impensabili e ancora si fanno comperare per un pugno di monete (magari pugno grosso) tradendo migliaia di persone che li adulano, che per loro farebbero gesta impensabili, che li vedono come esempi. Ma alla vergogna non c’è proprio limite! Nella vita si possono compiere errori, ingenuità, trovarsi in situazioni ingarbugliate per aiutare amici in difficoltà o gettarsi, in buona fede, in avventure sbagliate, ma tradire proditoriamente e sfacciatamente la fiducia di tutti no, non è ammissibile. Proprio nella settimana in cui il nostro Parlamento ha finalmente preso decisioni condivisibili di sviluppo ecco che subito ci troviamo di fronte a nuovi scandali sportivi. Non possiamo mai rilassarci!
Si è invece rilassata la Roma che, questa settimana, si è limitata ad un proficuo e spettacolare allenamento con il Chievo. Un’ottima maggica ha travolto in pochi minuti i malcapitati clivensi. Il loro portiere, Bardi, penso sia uscito strabico dal match, vedeva romanisti arrivare da tutte le parti. Mi convinco sempre di più, senza l’amicizia di Rocchi i gobbi mai avrebbero potuto battere una squadra così pimpante. La Juve cerca di lottare come nei campionati precedenti muovendosi con la forza d’urto di una legione romana. Ma gli allenatori italiani sono veloci nel comprendere che, nonostante il grande impegno delle gobbentruppen,la spinta non è più quella del passato. Pertanto un Sassuolo qualunque, stavolta ben organizzato da Di Francesco, non ha avuto grandi problemi ad imporre il pareggio alla vecchia. L’arbitro dopo i casini della scorsa settimana non ha potuto elargire aiutini e ora i bianconeri sentono sul collo il fiato della Roma. Come finirà? Che vinca il migliore: la Roma!
E che vinca anche Renzi con la nuova legge di stabilità. Spero abbia calcolato bene la capacità di stanare le risorse necessarie a coprire le spese indicate. Sarebbe un grande risultato per il nostro Paese. Bisogna essere ottimisti anche perché, se non trovassimo il sistema per rilanciare i consumi e con essi lo sviluppo, avremmo ancora pochi mesi e poi sarebbero…augelli senza zucchero per tutti. Proprio sabato ho potuto constatare come la volontà di fare impresa in molti rimanga. Ho partecipato al cinquantenario di una azienda produttrice di macchine utensili. Lì ho veramente visto l’impegno univoco di titolari, lavoratori e delle loro famiglie ad operare affinché l’azienda prosperi, diventi ancora più forte dando così certezza di reddito a tutti coloro che concorrono al risultato. Complimenti e auguri per tantissimi anni di successo! Nelle partite della domenica pomeriggio poche…
sorprese. Solo la Fiorentina, che con l’Inter aveva pescato tutti i jolly possibili, è ritornata nei ranghi prendendo due legnate dalla Lazio. Diversa la vittoria del Milan a Verona, casa Hellas, dove una clamorosa autorete di Marques ha rinvigorito i casciavid e buttato a terra il morale dei veneti. A quel punto tutto facile, mandorlinesi all’attacco e reti in facili contropiede dei milanisti. Se il lato B tiene, la seconda squadra di Milano può correre per il terzo posto. Il Parma ha perso ancora, stavolta con papera del portiere all’ultimo minuto a Bergamo e, se Donadoni rischia il posto, la squadra diviene seria candidata alla lotta per la retrocessione.
Pareggio fra Inter e Napoli. Non so fino a che punto il popolo bauscia sia contento, era l’occasione per togliersi dalle scatole Mazzarri. Spettacolare il primo tempo nerazzurro, non sembrava neanche l’Inter: giocatori che correvano, si aiutavano, si smarcavano dettando il passaggio al compagni con la palla. Palo di Hernanes, goal sfiorati da Icardi e Palacio. Se la Beneamata fosse andata in vantaggio nessuno avrebbe avuto da ridire. Poi nel secondo tempo dopo un palo di Insigne, in mezzo fuorigioco, Benitez ha corretto il centrocampo partenopeo e messo in crisi i nerazzurri. E lì è uscito il grande cuore interista, forse anche l’attaccamento dei giocatori all’allenatore, ad ogni vantaggio del Napoli la squadra si è buttata in avanti e, in pochi minuti, ha sempre replicato alle reti napoletane. Insomma un pareggio giusto che l’Inter ha ottenuto lottando pur avendo assenze importanti e qualche giocatore (Medel, Kovacic, Palacio) a mezzo servizio. Forza popolo interista, per il momento è così, non si potrà che migliorare. Questa settimana riprendono le coppe europee, con esclusione del Milan saranno impegnate le migliori squadre italiane: in bocca al lupo a tutte (meno una?)