I Della Valle debbono essere consequenziali. Se vogliono la spending review nazionale la applichino prima in casa Viola: tolgano il portiere e mettano il citofono, risparmierebbero un mucchio di soldi ottenendo il medesimo risultato. Al Milan di ieri il pareggio a Firenze sarebbe andato benissimo, lo ha dimostrato con lo schieramento prudenziale adottato. La Fiorentina pareva lanciata a raggiungere il Napoli e lottare per la Champions. A determinare il sovvertimento dei pronostici ci ha pensato Neto. Per la terza volta in una settimana ha mostrato di trovare indigeste le punizioni dal limite: prima gabbato da Pirlo e ora due volte dal Balo. Con Julio Cesar in porta Firenze, l’anno prossimo, si sarebbe goduta la Champions, ora soffrirà per rimanere in Europa. La Juve, per battere un buon Parma, ha “utilizzato” il solito bonus arbitrale, bel rigore di Bonucci all’ultimo minuto, nessuno dei cento arbitri lo ha visto. Anche qui non si capisce perché ogni volta paghiamo sei arbitri, basterebbero un arbitro, due guardialinee e… un monitor.

Ma in Italia spesso molte decisioni sfuggono alla logica. Guardiamo all’eliminazione delle Provincie. Si sono eliminati gli eletti dalla gente ma non i burocrati. A cosa serve, dove miglioriamo la macchina statale, tenendo solo i nominati e non gli eletti? Hanno messo in vendita il parco macchine blu. Catorci di quindici anni! Smettiamola con la demagogia e impegnamoci in fatti reali. Abbiamo bisogno di lavoro, di ridare alla gente voglia di intraprendere. Per far questo vanno tolti tutti gli ostacoli che impediscono alle industrie di investire, operare e creare ricchezza per tutti: svegliamoci. Anche nel calcio si prendono decisioni incomprensibili: si parla di tetto salariale per i manager di stato e si fanno contratti d’oro ai vari Prandelli: ma dai!

Il Napoli si è quasi assicurata la Champions mentre il Bologna sta facendo a sportellate con il Livorno per accodarsi a Sassuolo e Catania per la B. San Siro, la Scala del calcio? Ma non facciamo ridere! Primo tempo da recital all’altezza della festa per l’ispettore in visita alla colonia estiva della Montecatini. Zero tiri in porta, velocità e precisione dei passaggi pari alle partite fra scapoli e ammogliati. Roba da farsi rimborsare biglietto e spese di viaggio. Un pò più Inter nel secondo tempo, però solita sfiga e troppo molli davanti alla porta. Solito rigore non dato ai bauscia e…zero a zero. Fine delle speranze interiste.