Per comprendere la situazione in cui ci troviamo mi è bastato confrontare due spettacoli visti sabato con analoghe rappresentazioni di un paio di decenni fa. Milan-Juventus: vi ricordate gli scontri con Gullit, Van Basten, Zidane e Vialli? Bene, anzi male: tutto è cambiato. Per indicare i migliori in campo dovremmo dire i meno peggio. I casciavid hanno impostato l’incontro con un catenaccio che neanche Rocco o Alfredo Foni avrebbero immaginato. Sono scesi in campo per prenderne il meno possibile! Ma lo sanno che, seppure in seconda battuta, rappresentano la Grande Milano? I gobbi corricchiavano attorno come i pellerossa a Fort Apache, sicuri che alla fine, o per merito proprio o dell’arbitro, il golletto lo avrebbero fatto.
L’altro spettacolo è stato presentato al Giuditta Pasta di Saronno da “i legnanesi”. Spero ricordiate la compagnia teatrale fondata dal grande Felice Musazzi che, con sfarzo di costumi e musica, riempiva per mesi il vecchio Odeon a Milano dove tutti correvano attratti dalle vicissitudini di Teresa e Mabilia, che sapevano ben rappresentare e smitizzare la vita dei nostri antenati negli anni del dopoguerra. Bene, a Saronno la compagnia era ridotta a 12 teatranti che hanno portato sul palco battute da bar trite e ritrite. Questi esempi fanno comprendere che se il nostro Paese non fa una sterzata decisa siamo tutti finiti. Mi piacerebbe ci fosse un referendum sulla necessità del mantenimento pieno dell’articolo 18 nello Statuto dei lavoratori fra i giovani fino a 35 anni. Scommettiamo sul risultato? L’80% direbbe che vuole lavoro e che le tutele se le sa procurare da solo, con l’impegno, l’intelligenza e la propria capacità che lo renderà essenziale all’azienda per cui illicenziabile. Non ho mai visto un imprenditore darsi la zappa sui piedi togliendo dall’impresa chi opera per il vantaggio aziendale. Sarebbe come se l’allenatore togliesse dal campo chi sta giocando meglio: neanche un Prandelli qualunque lo farebbe!
Si è visto il Cesena buttare una vittoria già realizzata contro il modesto Empoli. Teniamo conto che due punti in più per una squadra che lotterà per non retrocedere rappresentano il 5% del bottino necessario; per chi lotta invece per il secondo e terzo posto (mi spiace dirlo ma il primo è bianconero) il 2.5%. Ma poi che ci azzeccano queste provincialette con la Serie A? Sono sparring partner inutili, non riescono neanche a mollare qualche pugno alle cosiddette grandi! La Maggica in un quarto d’ora si è aggiudicata la partita contro un Cagliari cui Zeman ha già dato la propria impronta: tutti avanti sperando che gli avversari siano stupidi e non vedano la porta. Per la Roma è stato poco più di un allenamento.
Miracolo a Reggio Emilia: il Sassuolo non ha subito reti, buon per il portiere Consigli che a San Siro aveva rischiato il colpo della strega. Due belle reti di Cassano hanno permesso al Parma di vincere in casa del Chievo. Il numero di spettatori presenti all’incontro avrebbe permesso alle squadre di giocare non usando tutta la “casa”, bastava la cucina. Mi sa che la prossima giornata sarà decisiva per…
…Benitez. Dopo l’eliminazione dalla Champions dà l’impressione di non sapere più gestire la squadra, se non vince in settimana… Bel colpo di chiappe della Viola. L’Atalanta ha fatto tutto da sola: pali, errori incredibili in area dei toscani, che si siano risparmiati per far la solita partita miracolosa contro l’Inter mercoledì Quando si tratta di giocare con la Beneamata i bergamaschi le pensano tutte.
L’Inter: certe reti le può subire solo lei, Vidic è stato ancora più ridicolo nel farsi superare da Vasquez di Guarin lo scorso anno a Livorno. Però la rete di Kovacic per il pareggio è stata spettacolare, e di forza Vidic, a pochi secondi dalla fine del primo tempo, aveva portato in vantaggio i bauscia. Uno di quei goal regolarissimi che all’Inter vengono spesso annullati, così è stato! Peggio ancora l’annullamento della rete di Icardi ad inizio secondo tempo: ma chi era il guardialinee? Il cieco di Sorrento? Ma va! Però alla fine non è che gli interisti si possano troppo lamentare. La squadra è stata meno che mediocre, messa in campo a caso con due attaccanti inguardabili. Si sono salvati Guarin e Kovacic; Hernanes per quale motivo lo hanno soprannominato Profeta? Sicuramente per prenderlo in giro! Dai, al terzo posto si può sempre puntare, basta avere: più grinta, più voglia di essere squadra, più concentrazione, un allenatore che sappia mettere in campo correttamente la squadra, una società che si faccia rispettare. Non mi sembra molto, o no? Mercoledì vedremo con l’Atalanta, è già una partita decisiva, se l’Inter non la vince già tutto è perduto!