Stavolta si ricomincia con il Milan. Era partito baldanzoso nelle prime due giornate e i casciavid già blateravano di lotta scudetto. Poi venne la Gobba, furono asfaltati, ma passi. Ma con l’Empoli non è possibile; per 70 minuti i toscani hanno dominato, parevano il Real Madrid di Di Stefano e Puskas. Siccome non lo sono penso si debba imputare alla squadra avversaria tanto apparire. Quieti milanisti, buon per voi che Tavano (in dialetto meneghino significa tafano) ha cannato l’imbucata più facile altrimenti Inzaghi starebbe ancor più crogiolando sulla graticola. Il BBilan ha un centrocampo inesistente con il quale, ben andando le cose, potrà lottare per rimanere in Europa ma solo in quella minore, il terzo biglietto per la Champions se lo deve scordare. La classifica sta esprimendo i reali, mediocri, valori.
Juve e Roma fanno corsa a sè anche se, bisogna ammetterlo, la Goeba appare sia fisicamente che tecnicamente superiore alla Maggica. Sarà bello lo scontro diretto fra poche settimane. L’Inter è prima fra le squadre umane. Meglio che gli arbitri non le assegnino più rigori, servono a peggiorare le condizioni del cuore dei suoi tifosi: tre rigori in tre campionati e tre errori: ma va a da via i ciap. Buoni i due mastini di centrocampo Medel e, quando finalmente Mazzarri ha capito che andava bloccato il centrocampo, M’Vila. L’Atalanta è una buona compagine ma non è riuscita a fare un tiro in porta. Senza tirare è difficile vincere, ma si salverà tranquillamente. Delude ancora la Viola che pareggia in casa con il Sassuolo. Forse quello che i suoi giocatori potevano dare lo hanno mostrato lo scorso campionato, e ora siamo alla frutta come lo è il Napoli. Di Francesco, ogni anno, ha bisogno di prendere legnate dall’Inter per registrare la difesa.
Renzi sta facendo il giro degli USA per avere indicazioni su cosa fare. Speriamo che chieda anche si smetta di costringere l’Europa a darsi la zappa sui piedi ponendo sanzioni contro la Russia. Putin se ne frega delle nostre sanzioni, siamo solo noi a perderci imponendoci dei limiti nell’esportare le nostre tecnologie e subendo ritorsioni russe contro l’import dei nostri beni di consumo. Così continuando accentueremo la nostra crisi e nemmeno l’economista che più confida nelle risorse italiche, il carissimo Fortis, non riuscirà più a vedere un futuro roseo per il nostro Paese. Fra poco inizierà la Bimu alla Fiera di Milano. Dal 30 settembre si vedrà la volontà degli italiani di investire e continuare a fare impresa. Vedremo, io sono ottimista e aspetto in Fiera tutti quelli che pensano ad una Italia che possa rimanere una potenza nell’industria manifatturiera. Intanto arriverà la quinta giornata di campionato, per alcuni allenatori: Zeman, Benitez e forse Inzaghi saremo già all’ultima spiaggia, chi vincerà la gara a perdere?