Ho cercato di capire qualcosa che forse è impossibile comprendere. Vedo giovani cui non sono stati passati valori, che a fronte di una vita vuota arrivano ad odiarla per sè stessi e per gli altri. Si dice sempre: sembravano persone normali. Prima che uno faccia male ad altri o a sè stesso logicamente è una persona normale. Ma bisognerebbe capire che zavorra ha portato sulle spalle. La famiglia, la società in cui ha vissuto che valori gli hanno trasmesso? Ha potuto capire che la vita è un passaggio gioioso che si ha il diritto di vivere e che non si ha il diritto di togliere a nessuno, nemmeno a sè stessi?

Se non hai queste basi è evidente che, pur non apparendo, sei un soggetto pericoloso. Il problema è che forse nemmeno tu puoi rendertene conto perché non hai qualcosa in te stesso con cui convivere, figuriamoci come se ne possono rendere conto gli altri. In questa situazione sei anche in balia di chi vuole darti falsi valori, un bicchiere vuoto lo si riempie con facilità. Penso che queste siano le riflessioni da fare, altrimenti le file di persone contro la vita continueranno ad ingrossarsi.

Il calcio ai tragici fatti degli ultimi giorni ha pensato di reagire esponendo bandiere e cantando inni. Va bene, anche ciò serve, mostra solidarietà e amicizia, ma se non si va a fondo analizzando i perché non saranno certo le marce o i canti a consegnare corretti valori alle persone, affinché possano comprendere l’importanza della vita in generale e della propria esistenza in particolare; non si può proseguire il proprio cammino pensando che la missione dell’uomo sia uccidere e uccidersi. Ma non arrendiamoci, dobbiamo impegnarci perché scuola e famiglie non cedano su quello che è il loro principale ruolo: l’educazione dei giovani.

Nel contempo dobbiamo proseguire, senza timore, la nostra normale vita. Di questa fa parte anche il divertimento calcistico. Il campionato ha ripreso l’attività con un Bologna vs Roma apocalittico. Terreno molto vicino all’impraticabilità per una pioggia incessante che portava i giocatori a forzare le scivolate sì che ogni entrata pareva un tentativo di abbattere l’avversario. Tre rigori e giusto pareggio. I felsinei sono apparsi più grintosi mentre la Maggica, sicuramente più forte e più tecnica è stata svantaggiata dal terreno pesante. Ottima partita di Destro che con Donadoni appare rinato, anche se un poco pirlotto perché pur sapendo di essere diffidato, segnato il rigore si è tolto la maglia beccandosi ammonizione e squalifica. Ecco dove molti giovani dimostrano che forse un poco di educazione cerebrale non guasterebbe. Alla Roma mancavano eccome Gervino e Salah. Se almeno uno dei due non rientra presto sarà un casino.

Il primo tempo di Juve vs Milan è stato da dormitorio, veramente soporifero. Roba da far pagare il biglietto ai calciatori e rimborsare il pubblico. Velocità di casciavid e gobbi in campo pari a quella dei tornei over 70. A proposito di 70, in settimana si è celebrato, con un grande convegno dove imprenditori ed economisti si sono confrontati sulle grandi variazioni avvenute nell’economia negli ultimi 15 anni, il 70° anniversario di vita dell’Ucimu, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili. Quanto discusso nel convegno è contenuto nel libro “La Fabbrica delle macchine”, prodotto proprio per questa grande occasione, leggetelo! Nel secondo tempo Sinisa non ha voluto capire che…

…Allegri era passato al 3-5-2 e ha lasciato che i bianconeri cominciassero a dominare sulle fasce. Così la Juve ha vinto e diventa pericolosa per tutti, i gobbi non cedono mai! Certo era una partita da 0 a 0, tale è il valore delle due contendenti, ma Dybala ha fatto una magia e quelli del Milan no.

Il Napoli ha vinto con il povero Hellas facendo più fatica del dovuto. Sarri si sta montando la testa, comincia a pensare come fare notizia. Stavolta si è inventato che il Napoli è penalizzato dalle convocazioni in Nazionale. Giù dalla pianta Sarri! Essere convocati in Nazionale è un onore per tutti e alza il morale ai calciatori; allenatore di grande squadra bisogna esserlo a tutti i livelli, anche nel parlare. Sousa ha dovuto prendere atto che non ha panchina. Nel primo tempo contro l’Empoli ha messo in campo la squadra B ed è stato ridicolizzato. Poi, capito l’errore, ha tolto dalla naftalina i titolari, però la frittata era fatta e la Viola non è riuscita ad andare aldilà del pareggio. Con questo ha permesso alla Beneamata di piazzarsi sola in testa alla classifica.

L’Inter, entrata in campo con un coraggioso 4-2-3-1 e con Bibiany in grande spolvero, ha domato un buon Frosinone: debole in attacco ma con una ottima difesa, se prendesse un attaccante decente potrebbe salvarsi agevolmente. Domenica (lunedì) ci sarà Napoli-Inter, è una partita a mio parere decisiva, se i bauscia vincono marceranno verso lo scudetto, se prevarranno i partenopei diverranno i favoriti, se pareggeranno saranno felici le rivali che inseguono, Juve compresa.