Lollo, Lollo, hai tradito Carpi e mezza Italia! Al 93°, sei solo a tre metri da Buffon, che già si sente trafitto e tu te la fai addosso e svirgoli il pallone che avrebbe fatto parlare, nel futuro, di un Carpi eroico che era riuscito a inchiodare i Gobbi sul pareggio. Ma è proprio vero, non ci sono più i calciatori di una volta che alla prima occasione ti punivano e non ci sono più nemmeno i futuri di una volta (questo è un ragionamento logico).

Buona la partita degli uomini di Castori che sono riusciti a passare in vantaggio contro una Juve svogliata, che è dovuta ricorrere ad un colpo di fortuna per raggiungere il pareggio. Poi il Carpi ha cominciato ad avere paura e i bianconeri parevano pronti a dilagare. Ma nel finale i carpigiani sono ritornati vivissimi e se avessero pareggiato non avrebbero rubato niente. Purtroppo i giocatori emiliani sono quello che sono e non puoi cavare il sangue dalle rape (come diceva Confucio).

Gioca sempre bene l’Empoli che, con Big Mac in grande spolvero, ha espugnato Bologna. Il campionato sta dividendosi in due tronconi: da una parte le candidate all’Europa, grandi più Sassuolo ed Empoli, dall’altra le solite che lotteranno per non scendere fra i cadetti e da lì nel dimenticatoio. Chi non viene dimenticata è EMO Milano 2015; è finita da tre mesi ma pochi giorni fa le sue immagini scorrevano ancora su Rai 1 (mica telecavolo). D’altra parte anche un autorevole professore del Politecnico di Milano, Fabio Sdogati (non il preside delle medie di Rozzano) ha esaltato a Radio 24 la forza del settore della macchina utensile italiana.

Vittorie scontate e con sufficiente facilità delle grandi (basta dire che ha vinto, soffrendo, anche il Milan) esclusa l’Inter, che si è fatta infinocchiare da una Lazio che tutto cercava tranne la vittoria a Milano. Il Napoli dopo aver rischiato qualcosa a Bergamo, ma finché regge Higuain non ce n’è per nessuno, la Fiorentina e la Roma contro deboli sparring partner. La crisi della Maggica non è finita ma sarebbe anche ora che i tifosi la smettessero di pirleggiare e dessero sostegno alla squadra, poi a fine campionato si vedrà con chi sostituire Garcia. Fra queste tre squadre e l’Inter salterà fuori la rivale della Juventus per lo scudetto. Se Higuain terrà la forma attuale per tutto il campionato sarà il Napoli, altrimenti prevarrà la fisicità dei bauscia o il tichi-taca della Viola.

Il Milan ha un paio di vantaggi enormi: Balotelli e Menez faranno il ritorno riposatissimi e ha la quasi certezza di andare il Europa tramite la Coppa Tim, enfaticamente detta Coppa Italia. Le squadre migliori del suo girone, per una impensabile confluenza astrale (la cosiddetta ‘costellazione delle chiappe’) si sono fatte eliminare ed ora giocherà alla Scala del calcio contro Carpi, Spezia o Alessandria; se non fa apposta la finale è sicura e sarà contro Juve, Napoli o Inter che a mio parere saranno già qualificate per le coppe per cui, anche perdendo, andranno in Europa Legue. I casciavid si ricordino però…

…della sconfitta, a Milano, con la Cavese. Mi pare tutto fatto per la retrocessione: il Verona per salvarsi dovrebbe fare almeno 30 punti da qui a fine campionato (sic!), Frosinone e Carpi sono due squadre da 30/45 minuti per cui…

L’armata nerazzurra si è sciolta come la crema sul panettone natalizio. Tre tiri in porta in tutta la partita, uno di Candreva da 25 metri nel primo tempo che Handanovic ha solo osservato passare, uno di Icardi nella ripresa sull’unica palla decente che l’inesistente centrocampo nerazzurro gli ha servito e poi il rigore dello sciagurato Melo. Con tre tiri tre goal. Questa è la prima in classifica, ma va… Certo il pareggio sarebbe stato più giusto ma la sostanza non sarebbe cambiata: se vuoi vincere il campionato non puoi non battere una lazietta come quella vista oggi.

Aspettiamo il nuovo anno godendoci un Santo Natale di pace che ci ricorda il fatto che duemila anni fa ha stravolto il mondo, ha rivoluzionato il rapporto fra gli uomini e ha gettato le basi della nostra civiltà, della democrazia occidentale. Auguri a tutte le persone di buona volontà.