Ma proprio il capitalismo italico e la borghesia milanese sono andati a remengo! Come già previsto dopo che un simbolo di Milano come l’Inter è finita in mani indonesiane, il simbolo della Milano di oggi, il nuovo centro direzionale intestato alla Aulenti, è diventato proprietà del fondo sovrano del Qatar. In fondo ci tocca essere contenti, significa che nel mondo qualcuno ha fiducia nel futuro del nostro Paese è della nostra amata Milano forse, dobbiamo dire, più di quanto dimostriamo di averne noi italiani. Bisogna che ognuno faccia la sua piccola parte. I costruttori italiani di macchine utensili cercano non solo di non cedere, di conquistare nuove quote di mercati. In settimana, in contemporanea con il Presidente Renzi, il Presidente di Ucimu Galdabini sarà a Mosca e il direttore Mariotti, si sunt semper mi, a Singapore per presentare EMO Milano 2015, la più grande manifestazione al mondo di macchine utensili robot ed automazione. Bisogna fare e non solo parlare.
Altrimenti si rischia la fine di Inzaghi che, pur avendo una rosa di giocatori decenti, non trova la quadra per far girare la squadra. Eppure continua a proclamare la forza e la qualità delle sue impostazioni ma senza ottenere niente. D’altra parte non puoi sostituire un Allegri oramai divenuto un primario con infermieri come Seedorf e Inzaghi: qualche operazione va bene, ma il paziente muore. Al confronto il Chievo è parso uno squadrone. Parliamo del Parma. Manenti è di Limbiate-Mombello e questo doveva già far comprendere tutto a chi di dovere, avrebbero dovuto subito chiedersi dove era domiciliato con precisione. Ora se io fossi Beretta mi darei da fare per vedere se alla società sarebbe applicabile la “legge Prodi”, unico sistema per arrivare a fine campionato senza altri sconquassi. Già il campionato è mediocre, non rendiamolo ridicolo! Quando si acquista un giocatore prima lo si sottopone a visite mediche, visto l’ultimo anno parmense forse va fatto anche per chi si candida alla presidenza.
Non ho compreso il gesto di solidarietà dell’odierna giornata. Iniziare le partite un quarto d’ora dopo l’orario stabilito è solo un rompimento di cojotes agli spettatori. Se i giocatori di serie A volessero fare un gesto di solidarietà verso i colleghi del Parma, si obblighino ad aprire presso la lori associazione un fondo apposito versando diecimila euro per ogni appartenente alla rosa di una squadra della massima serie. Questo permetterebbe ai loro colleghi di incassare gli stipendi ed al Parma di continuare il campionato. Scommetto che se qualche calciatore dovesse, per sbaglio, leggermi asserirebbe: “questo non è nostro compito ma delle istituzioni”. Ma chi sono le istituzioni se non noi stessi? E’ sempre colpa degli altri. Lo dicono i calciatori, gli allenatori, le società e anche…Bersani.
Dopo l’odierna giornata devono cominciare a preoccuparsi Atalanta, Udinese e anche Sassuolo, sembrano un po’ sulle gambe, il campionato è ancora lungo e se non saranno in forma a primavera la loro classifica potrà appesantirsi notevolmente. Non può dare colpe a nessuno l’Inter se non ad un pò di sfiga dalla quale non riesce mai a sfuggire. Ai bauscia manca un attaccante decente da affiancare a Icardi, Palacio e Poldi sono due ex giocatori. Il pari sarebbe stato il risultato corretto ma non è colpa dei viola se un tiro splendido di Guarin va sul palo, se Palacio non tocca a Icardi una palla che questi avrebbe spinto in rete e se Neto para tutto mentre Handanovic rimanda in centro un pallone che andava trattenuto anziché essere regalato a Salah per essere spinto in rete. A proposito di portiere: se l’Inter deve fare cassa, venda Handa mentre è ancora in auge; chi segue la serie B si sarà accorto che…
…Di Gennaro, portiere del Latina di proprietà nerazzurra, potrebbe tranquillamente sostituirlo ed oltretutto rimarrebbe Carrizo come tutor. L’arbitro Massa è stato bravo, gli è sfuggito solo un rigore di Tomovic su Icardi, ma le massime punizioni negate alla Beneamata non fanno più notizia. Sembrano le prese di posizione della minoranza PD: non le considera nessuno. Stavo pensando se aspettare domani per mandare in redazione l’articolo. Poi, dopo la sconfitta del Napoli a Torino, ho pensato non ci fosse alcuna necessità di aspettare. La partita di domani Maggica Vs Gobbi non c’entra con il campionato normale, loro fanno un duello a sè stante che interessa esclusivamente chi è tifoso di una delle due. E allora basta, il nostro campionato, quello di chi lotta per l’ultimo posto in Champions o per l’Europa dei poveri ha celebrato completamente i propri riti. Per i fuori quota si spera che i giallorossi giochino con intelligenza, senza buttarsi tutti stupidamente in avanti facendosi infilzare in contropiede. Solo così possiamo aspettarci una riapertura della lotta per lo scudetto che darebbe nuova linfa al nostro interesse calcistico settimanale.