Tanto tuonò che piovve. In tre campi. Due calcistici: Verona dove un’Inter da trasferta ha distrutto l’Hellas, a Parma con la vittoria dei Davidini locali sui Goliacci piemontesi, e una provvidenziale piovuta monetaria addosso a Renzi che asserisce di aver trovato, nel bilancio statale, un tesoretto da impegnare; speriamo che, aprendo il cofanetto, i soldi all’interno ci siano.

Tutti i Presidenti del consiglio degli ultimi venti anni hanno annunciato il tesoretto (che sia l’aver azzerato alcuni impegni irrealizzabili assunti nei Def passati?) ma nessuno lo ha mai mostrato. Ce ne sarebbe un bisogno assoluto, le imposte hanno assunto un peso insopportabile, il ceto medio, quel poco ancora esistente, è impossibilitato ad investire e sta diminuendo precipitosamente i consumi. Rappresenta la massa più numerosa del Paese, se lo si affossa con imposte, evidenti o “sotterfugiate”, non potremo che “portoghesizzarci”, altro che potenza economica internazionale! Politica come il calcio. La differenza fra ripresa e caduta definitiva nel baratro è minima, basta qualche decisione sbagliata.

Così nel calcio. La differenza in una singola partita fra due squadre di serie A è pochissima, se ti presenti sicuro di vincere e tronfio per questa certezza, rischi di far la figura del cioccolataio come successo a Parma, alle gobbentruppen. Si sono schierati sicuri di schiacciare l’ultima in classifica e, invece, uno a zero palla al centro e… a casa piangenti. Pensavano che avendo distrutto nella Tim cup una derelitta Fiorentina tutto fosse loro possibile, ciapa su e tas! I giocatori del Parma hanno capito che in queste ultime partite debbono impegnarsi al massimo affinché possano trovare un ingaggio per il prossimo anno, altrimenti che fanno? Manco sanno tirare di lima! I bauscia hanno mostrato ancora una volta di essere una squadra femmina, debbono subire per reagire, non sanno gestire il gioco, solo se gli avversari saltano loro addosso allora si difendono, li bloccano e contrattaccando possono batterli. Non avendo un regista l’Inter può solo…

…impostare le partite su difesa e ripartenze. Così è successo a Verona e altrettanto potrebbe accadere nel derby della prossima domenica anche se, con la solita mira da cecchino del cavolo, Tagliavento ha eliminato per lo scontro con il Milan il centrocampo interista. Ma il popolo bauscia è fideista, crede sempre nella propria squadra, ha vinto derby con in campo Morbello e Della Giovanna! Se il Milan attacca tutto sarà possibile, anche se io penso ad uno zero a zero finale che ben rappresenterebbe il valore delle due squadre. La giornata odierna ha dato sentenze che ritengo definitive: la Juve e le due romane vanno in Champions, Cesena e Cagliari, anche sabato sfigatissimo con tre pali colpiti nei primi venti minuti, in serie cadetta e il Parma solo il Cielo lo sa. Il Napoli ha travolto una Viola che pare in disarmo dopo l’oscena partita con la Juve, la Lazio ha distrutto la fama dell’Empoli e il Torino ha bloccato la Maggica. La Dea, con Denis uscito dal letargo, tira il fiato e come spesso accade solita toppa arbitrale, che ha negato ad Higuain una rete dentro un metro. Con la coppa Italia inizieranno gli esperimenti tecnologici, non so cosa si aspetti! La vittoria del Napoli ha permesso alla Samp, che con una decente partita ha bloccato il modesto Milan di quest’anno, di raggiungere la Fiorentina e ben posizionarsi per l’Europa. Se il Genoa vincerà in settimana il ricupero con il Parma, il derby della Madonnina sarà il peggio posizionato in classifica escluso quello di Verona. Milano ha davanti Torino, Roma e Genova, proprio nell’anno dell’Expo e della Emo. Speriamo nel successo di queste manifestazioni se vogliamo tenere alto il nome del Paese e continuare a meritarci il rispetto della comunità economica internazionale. In settimana vedremo la Juve in Champions… porca miseria: ancora!