Ogni volta che il Milan, di riffa o di raffa, vince una partita partono i peana cacciavitiani intonanti gl’inni per la grande partita milanista, il ritrovato gioco e la certezza del raggiungimento di nuovi eccelsi traguardi. Non si rendono conto che hanno solo vinto una gara moscia contro una Roma presuntuosa che ha preso i rossoneri sottogamba, non comprendendo che nel nostro campionato senza il massimo impegno puoi perdere anche contro il Milan.

In settimana i Gobbi hanno battuto il Real anche grazie ad un rigore dozzinale (nel senso che di penalty di quel tipo se ne potrebbero dare dodici per partita). Però, in fondo, ha meritato. Ha applicato il suo stile da provincialotta con un grande campione: Tevez. Ciò è stato sufficiente per regolare un Real decimato che nel ritorno, se la Juve si compatta, non potrà effettuare alcuna remuntada. Poi vedremo con il Barcellona. Dopo tante grida è finalmente passato l’Italicum, un sistema di voto che, pur meglio del precedente, lascia poco potere ai cittadini e troppo alle segreterie dei partiti. Però poteva andare anche peggio, accontentiamoci. Non ci voleva uno scienziato per capire che la Fornero, fregando i pensionati, l’aveva fatta fuori dal vaso. Perché sempre i pensionati debbono pagare? Non si potrebbe fare a sorteggio fra tutte le categorie? Una volta i pensionati, l’altra i commercianti e poi non so, magari… gli juventini. Sarebbe più democratico! Ora non sanno come trovare i soldi, altro che tesoretto. Paghino emettendo appositi BTP trentennali, chi avrà bisogno di soldi subito li cederà sul mercato.

Da dormire il derby veronese. Di partite così ne vedremo diverse il prossimo campionato con Carpi, Chievo e Frosinone. A quando un campionato a sedici, massimo diciotto squadre? Partite del primo pomeriggio del tipo “pensavo fosse amore invece era over”. Hanno vinto tutte le squadre in trasferta e cinque reti per incontro. Tutto regolare? Sperem. Balzo in avanti della squadra genovese, quella con la maglia da ciclista, che si è avvicinata all’Europa stracciando le truppe stramaccioniane. Praticamente tutto definito per la retrocessione: al Parma si sono aggiunte, come prevedibile da due mesi, Cesena matematicamente e Cagliari. Spiace per quest’ultima, ha grandi tradizioni e oltretutto è come se portasse in B un’intera Regione. Bel colpo della…

…Fiorentina che ha battuto uno stanco Empoli con una rete di Salah partito in posizione irregolare, mentre il solito Napoli “ciapa no”, pareggiando a Parma, ha quasi dato l’addio alla Champions. Oramai ci sono troppe prove: Icardi segna solo se non ha il tempo per pensare! Goal della Lazio, ripartenza dell’Inter e Icardi si trova liberissimo a non più di cinque metri dal portiere laziale, purtroppo non tira subito ma controlla e…tira in tribuna. Poi grande reazione dell’Inter e splendido pareggio del Profeta. Giusta espulsione di Mauricio e romani in dieci. Secondo tempo, Lazio in nove per espulsione di Marchetti con rigore. Va sul dischetto Icardi, si concentra e…sbaglia: come detto sopra! Poi si è vista la solita Inter, come a San Siro grande possesso palla e incapacità assoluta di penetrazione. Poteva già andar bene così, la Lazio raggiungeva la Roma e i bauscia, ancora una volta, rifiutavano l’Europa. Stavo scrivendo; Berlusconi ha detto che l’Inter è composta da dieci stranieri e una bestia, calcisticamente parlando è stato spiritoso ma forse va rifatto il conteggio. Ma a sei minuti dal termine il fischiatissimo, dai suoi ex tifosi, Hernanes ha deciso di rispondere alle ingiurie nel migliore dei modi: la rete della vittoria. L’Inter si riavvicina alle sfide continentali e i biancazzurri avranno, alla prossima di campionato, una grande occasione: vadano a Genova a battere la Samp, farà bene a loro e ai neroazzurri.