La quinta giornata di campionato è iniziata con una striminzita vittoria milanista al Friuli, il bellissimo e ristrutturatissimo campo dell’Udinese che da quando lo ha rinnovato ha sempre perso. Per Colantuono diventa difficile mangiare la Gubana in Friuli. Dopo cinque minuti rete di SuperMario su punizione: Balotelli, lo si sa, è un giocatore strano, non riesce a capire i movimenti che un attaccante deve compiere ma ha una potenza fisica e di tiro che lo rende unico.

L’ho sempre scritto, se non fa pirlate può riportare i casciavid in Europa. Anche quando non tocca palla è meglio tenerlo in campo, sulle punizioni ha un piede fatato e potente. Con lui gli avversari debbono sempre state concentrati e attenti, uno che sa fingere e procurarsi falli come lui è difficile da trovare. Sarà un piacere rivederlo in Nazionale in coppia con Pellè, in quel momento potremo dire di avere un attacco decente e magari vincente. Il Milan, pur essendo più forte dello scorso anno (e ci mancherebbe) ha poche alternative forti a centrocampo e una difesa ballerina. Deve migliorare, se potrà.

L’Inter sarà anche prima in classifica ma il popolo bauscia non deve illudersi, la squadra ottiene risultati migliori dello scorso anno solo perché c’è qualche individualità in più. Contro il Verona, dimezzato di titolari, la corazzata nerazzurra ha girato a non più di due cilindri. La Beneamata ha giocato una partita pietosa con nessun tiro in porta oltre al goal. Buon per l’Inter che Medel e Melo hanno grinta e corsa per tutti e sopperiscono ad errori e non gioco. Così non si arriva lontano. Vedremo domenica lo scontro al vertice con la Fiorentina e li si parrà la virtute dei Mancinisti. Le altre giocano un po’ a…

ciapa no. La Gobba fa fare il primo punto in serie A al simpatico Frosinone, la Maggica viene punita da Zenga e soci, il Napoli dopo dieci goal in due partite ha faticato a mantenere la rete inviolata a Carpi. Sarà opportuno che Juve e Roma si dedichino solo alla Champions.

Ha ripreso a volare l’aquila laziale mentre i gufi del PD si sono riappollaiati sui loro trespoli per paura che Renzi, dimettendosi, trascinasse il Paese alle elezioni escludendoli dalle liste. Sono tutti politici di mestiere, cosa andrebbero a fare? Neanche potrebbero accodarsi agli esodati. I tedeschi! Per anni hanno sempre detto che ogni furbata fosse una soluzione all’italiana, con l’operazione Volkswagen-dieselgate passeranno alla storia come cacciapalle e truccatori. Peggio dei protagonisti di calciopoli. Neanche Moggi o Faustino Tonna (Parmalat) sono mai arrivati a tanta fantasia: dilettanti!

Chievo e Sassuolo se la sono svangata anche oggi, meritano la posizione che hanno in classifica, sono due squadre ben organizzate con ottime società alle spalle. Avete seguito la fantastica opera missionaria di Papa Francesco in America? Se sì sarete con me d’accordo: vado a comperarmi una , ho visto che si “viaggia come un Papa”.