Gennaio è iniziato e con lui il periodo dei saldi. Saldi dai commercianti, non so di cosa visto che le condizioni climatiche non penso abbiamo spinto a grandi investimenti in abiti invernali, saldi di calciatori per le squadre che debbono riparare buchi nelle formazioni. Pare un mercato fatto solo a vantaggio dei procuratori che piazzando giocatori, magari già venduti anche in estate, raddoppiano le proprie provvigioni. Poi serve ai giornali e alle trasmissioni sportive per inventarsi storie di trasferimenti spettacolari che non avverranno mai, nessuno ha denaro da investire.

Non si comprende poi perché il calciomercato inizi quando il campionato riparte dopo la pausa invernale, bastava usare le due settimane di chiusura e non trovarsi con calciatori che giocano in una squadra all’Epifania e la domenica successiva, tre o quattro giorni dopo, ci giocano contro. Analizzando l’attuale situazione delle squadre più popolari direi: all’Inter servirebbe un ricambio per Icardi e un centrocampista di esperienza, deve insistere per Pirlo; per i soldi può piazzare Ranocchia, Dodò, un terzino e un mediano. La Juve è già forte così e rischierebbe solo di peggiorare, il Napoli ha il rischio infortunio di Higuain per cui un centravanti sarebbe utile, la Roma deve solo evitare l’invadenza del Pupone, la Viola dovrà piazzare Rossi -andrebbe bene ai bauscia- e del Milan cosa dire? Purtroppo, se vuole andare in Champions, dovrebbe cambiare un paio di centrocampisti e mezza difesa, meglio pensi alla Coppa Tim più adatta alle sue dimensioni tecniche.

Analizziamo la giornata epifanica di campionato partendo dalle squadre più deboli. Il Milan ha perso in casa con il volenteroso Bologna di Donadoni. Avrei puntato sul pareggio, leggendo i nomi dei giocatori le due squadre si equivalgono, ma il Bologna è riuscito a fare un tiro in porta e… addio Sinisa. I rossoneri un po’ di gioco, seppur incasinato, l’hanno fatto ma qualcuno dovrà spiegare loro che il giocattolo rotondo che si trovano fra i piedi va buttato nella porta avversaria. Non poteva esserci partita fra la Gobba e il Verona. Infatti pochi minuti e i bianconeri, spinti da un ottimo Dybala, hanno messo in tasca i tre punti. Il Palermo, pur lottando fino all’ultimo, ha dovuto inchinarsi ad una Fiorentina sempre meglio organizzata e candidata alla Champions. Intanto Zampy ha avuto il regalo dalla Befana e l’ha utilizzato subito: fuori dalle palle Ballardini e dal camino è disceso di nuovo Iachini, poi rispedito sui tetti dopo ripensamento lampo.

Il derby della lanterna ha dimostrato che avere in squadra un fuoriclasse ti può permettere di ovviare a molte debolezze della squadra. È il caso della Samp che, finché ha avuto in campo Fantantonio, ha dominato un Genoa apparso di una categoria nettamente inferiore. Cassano con tre tocchi ha mandato i blucerchiati ad avere una tripletta di vantaggio e gli spettatori a non rimpiangere di aver pagato il biglietto. Uscito il barese la Samp è ritornata la squadra che è, solo la dabbenaggine di alcuni attaccanti genoani le ha permesso di vincere di misura. Ora, avendo pareggiato in trasferta Carpi (con la Lazio) e Frosinone (con il Sassuolo), non sarà facile per i rossoblu tenersi fuori dalla lotta per non retrocedere. Passando alle squadre che si barcamenano a centro classifica nell’ignavia e in lotta con i casciavid per guadagnarsi la parte sinistra, dobbiamo prendere atto della…

…solita capacità clivense di non cedere mai. Sempre in svantaggio con la Maggica è riuscito a raggiungere un meritato pareggio. Sabato scontro diretto Garcia vs Sinisa, chi perde toglie le chiappe dalla molto remunerata panchina. Bello l’incontro fra Udinese e Atalanta giocato a ritmo forsennato e vinto dai bianconeri solo perché la dea fortuna non ha agevolato la sorella bergamasca.

Empoli e Torino hanno fatto due grandi partite. I toscani forse la migliore del loro ottimo campionato. Ma contro la capolista, che a mio parere ha schierato la sua migliore formazione, appena commetti un errore vieni ucciso. Se l’Inter riesce ad avanzare sulle fasce e dare qualche palla rasoterra al centro è sicuro che Icardi, almeno una volta, la mette dentro. E lì finisce la partita: Miranda, Murillo e Handa, se concentrati, sono insuperabili. Va ancora decifrato Kondogbia. Alcuni sprazzi lo fanno apparire un carro armato da battaglia, in altri momenti pare un gregario tipo Bedin. Fra tre, quattro partite ne capiremo di più. Perisic abbisogna di maggiore continuità e Jojo di grinta. Con questi ritocchi arrivare in Champions sarà possibile. Il pragmatismo interista si è rivelato, per ora, vincente; non ci sarebbe da meravigliarsi se continuasse. Lo scudetto è roba fra Juve e Napoli (tertie, quatertie …ecc.), l’Inter è terza come l’export di macchine utensili italiane, terzo dopo i colossi Germania e Giappone.

Ventura a Napoli ha fatto di tutto per mettere il difficoltà Sarri. In parte ci è anche riuscito ma, purtroppo per lui, la differenza fra le due rose è enorme. Se poi ci si mette anche Padelli, che prima subisce una rete su un innocuo pallonetto (è recidivo, stessa rete l’aveva subita da Pogba poi un’altra, facendosi passare il pallone sotto le gambe, la frittata è fatta. Comunque i partenopei hanno vissuto tutto il secondo tempo in apprensione e questo è un grande merito, seppur inutile, del Toro. Dopo l’Epifania riaprono le aziende, speriamo tutte più qualche start-up; durante la pausa pranzo ci sarà da discutere sulle vacanze natalizie e sul campionato che ripartirà già sabato e stabilirà la squadra campione d’inverno. La favorita, aritmeticamente, è l’Inter. E’ un titolo che non serve a niente ma fa buon sangue.