So’ finiti i tempi cupi, forza Roma, forza lupi. Con questo urlo di guerra i tifosi della Maggica se ne sono “annati” da Reggio Emilia dopo aver spezzato le reni al Sassuolo. Gli uomini di Squinzi hanno fatto un poco la figura dei patacca sbagliando un rigore con quel tal Berardi che, a Milano, lo aveva segnato mandando in crisi Mancini & Co.

Certo che la Roma con l’ingresso del Faraone (scarto del Milan!) e Perotti si è dotata di una rosa superiore tecnicamente a tutte le contendenti i posti in Champions, Juve compresa. Forse, per Spalletti, è un pò tardi per lo scudetto ma “stamo a vede’”. Alla fine del primo tempo tutte le squadre che pretendono l’Europa erano già in vantaggio: con un’autorete i gobbi, con anche un rigore i casciavid, con due reti Higuain e company e pure la Viola aveva fatto il suo golletto.

Solo la Beneamata, a San Siro, arrancava contro un Chievo incitato, dagli spalti, solo da pochi parenti dei calciatori. Proprio una non squadra, quella dei bauscia naturalmente, senza gioco: passaggi in orizzontale, Kondogbia che se gioco io faccio meglio. Solo il vecchio Palacio, in poche occasioni, riusciva a saltare l’avversario mentre Eder si mostrava perfettamente in linea con l’Inter di questo periodo, non combinava un cavolo. Poi, alla ripresa del gioco finalmente la Beneamata è rientrata di buzzo buono e dopo tre minuti il Toro Icardi ha ciabattato concludendo in rete una mischia in area clivense. Applausi e baci da Nara uscita, per l’occasione, di corsa dal calduccio del suo rifugio meazziano. Poi potevano essere cinque goal senza sforzo se non ci fossero stati errori stupidi degli attaccanti milanesi e parate impossibili del portierone veronese.

A proposito di veronese, dobbiamo applaudire la prima vittoria in questo campionato dell’Hellas Verona. Una bella porzione di “Lasagna” pareva rimanere sullo stomaco anche alla Fiorentina che, pareggiando con il Carpi, scendeva al quarto posto ma al 94° Zarate, penso nella ricorrenza del decimo annniversario dalla sua ultima rete, ha segnato una rete spettacolare che ha distrutto il Carpi. Juve e Napoli hanno controllato il secondo tempo, con facilità i partenopei e con difficoltà i torinesi che hanno bloccato il Genoa, in compagnia dell’altra squadra genovese con la maglia da ciclisti, a pochi punti dalla zona retrocessione. Il problema per le prime cinque squadre della classifica è che sembra miracolato il Milan. Il Palermo gli ha anche…

…regalato un inutile rigore che ha chiuso l’incontro, e portato i rossoneri a rompere le scatole alle squadre che parevano già sicure dell’Europa. Praticamente il campionato si sta “regolarizzando“, in testa sono ritornate le squadre che si davano per favorite già all’inizio.

Empoli e Sassuolo, le sorprese dell’andata paiono un po’ cotte. Ora aspettiamo il fine settimana per goderci (si fa per dire) il campionato; nel frattempo ci sorbiremo ogni giorno dibattiti e discussioni sulle problematiche dei cosiddetti diritti civili, come se potessero esserci diritti incivili, che servono solo a non farci concentrare sulle problematiche che interessano realmente la maggioranza degli italiani: lavoro per giovani, vita dignitosa per gli anziani, scuola che funzioni e possibilità per tutti di arrivare a fine mese senza grandi sacrifici.