Partenza con il botto della Roma e con il tradizionale “bottino “della Juve. Bottino non nel senso che apparirebbe ovvio per i bianconeri, ma per il tipo di partita; un avversario arrendevole con un allenatore, Paulo Sousa, che proprio nell’incontro con le gobbentruppen si fa venire l’idea di far esordire dei Primavera. Normale che, batti e ribatti a centrocampo, chi è dotato di un Inzagone come Higuain te la mette dentro. La Maggica ha distrutto l’Udinese con piccoli omaggini arbitrali: un rigorino del solito Emerson non dato e un fuorigiochino di Dzeko non rilevato nell’azione che ha portato al primo rigore.

Comunque niente di importante. Il Bosniaco, sono sicuro, sarà la rivelazione positiva di questo campionato che, a differenza di quanto altri affermano, la Juve non vincerà così facilmente. Certo la presenza di Gonzalo ha assicurato ai Gobbi un grosso, in tutti i sensi, Inzaghi che risolverà molti incontri contro le squadre che si chiuderanno in difesa giocando alla spera in Dio.

Nel frattempo ci si chiede su cosa dovrà puntare la prossima legge di stabilità. Sul sostenere gli investimenti delle imprese o sull’aumento delle pensioni o sul sostegno ai consumi? La domanda mi pare pleonastica: come si fa a sostenere pensioni e consumi se prima non si crea nuova ricchezza aumentando, tramite l’incentivazione degli investimenti, la competitività delle imprese? Con il solito incremento del contributo di solidarietà sulle pensioni?

Cosi facendo non faremmo altro che diminuire la possibilità di consumo del ceto medio, che è la categoria più vasta, con tutte le conseguenze recessive che ne conseguirebbero. Viceversa, se si incrementassero gli investimenti industriali ne conseguirebbe maggiore produttività, crescita e, conseguentemente, occupazione e ricchezza; lapalissiano! Si tratterà di discutere come meglio distribuirla, ma lo si farebbe… seduti al calduccio. Magari se ne discuterà all’importante Meeting che si sta svolgendo a Rimini al quale parteciperà attivamente anche Ucimu.

Anche il Milan ha vinto, ma non deve molto esaltarsi. I casciavid hanno affrontato un Torino dimezzato dalle assenze e che, dopo pochi minuti, ha perso anche Ljajic, il miglior giocatore del bigoncio torinista. Nonostante ciò, per i rossoneri è stato necessario un calcio di rigore realizzato da Bacca, l’unico loro calciatore di valore internazionale: tre reti del colombiano, che i dirigenti milanisti vorrebbero vendere, hanno abbattuto un Toro che, per quanto sopradetto, non è giudicabile. Orejas y ovaciones a Bacca come si deve ad un toreador. Il Napoli è stato sorpreso con due reti da un volitivo Pescara; poi ha cominciato a macinare gioco, ha pareggiato e pure rischiato di vincere. Al contrario la Lazio ha dominato, nel primo tempo, l’Atalanta per poi avvicinarsi a essere ripresa nel finale. Bene l’esordio di Genoa, Sampdoria, Sassuolo e Bologna.

Passiamo ora alle dolenti note Bauscia: dieci minuti di buon gioco, poi peggio dello scorso anno. Ad un certo punto sono stati tolti tutti i nuovi acquisti e De Boer si è affidato, senza alcun vantaggio, anche al vecchio Palacio. Si dice che è meglio fare il cane che non la lepre però, con una squadra così, senza idee nè costrutto, gli interisti debbono accantonare ogni illusione. Se va bene ripeteranno un campionato da comprimari. La prossima partita, con il Palermo, è già fra squadre ultime in classifica! Una società inesistente non può pretendere che la squadra abbia, non dico un gioco, almeno un cuore. Consolazione per i nerazzurri: hanno perso con la capoclassifica Chievo!