Comincia bene per Milano questo turno infrasettimanale di serie A. Il Milan ha vinto tranquillamente contro una Lazietta presentatasi senza il proprio miglior giocatore, Biglia, e con in porta, anziché il portiere, un citofono con targhetta Strakosha. Questi, da solo e con l’aiuto dei compagni, ha tentato più volte l’autogoal; però si sono mostrati incapaci anche in questo. Contro questa mezza squadra i casciavid, senza infamia e senza lode, si sono cuccati i tre punti. Ottimo fieno in cascina per tentare l’approdo in Europa League. Poi a Milano sono arrivati Renzi e Calenda per presentare un grande piano, Industria 4.0 che, inserito nella prossima legge di bilancio, darà fiato a chi, investendo, vorrà mantenere competitiva la propria azienda nel mondo della digitalizzazione.
A Empoli l’Inter è partita quasi fosse il Real: Joao Mario imperatore del centrocampo, Candreva rifinitore eccelso e Maurito matador. Poi qualche pecca in mediana con Kondogbia che pare nel “mondo delle nuvole” e Medel un po’ meno pitbull del solito. L’Empoli, pur dominata dai bauscia come già successo alla Juve, si è mostrata una buona squadra che sicuramente si salverà, ma contro questa Inter è impossibile far partita per tutte le squadre. Tre vittorie consecutive per i nerazzurri: nessuno più si ricorda quando le avevano ottenute.
Chi meraviglia in positivo è il Chievo: leggendo la formazione ci si stupisce sia nel massimo campionato, poi la vedi giocare e, sotto la regia del bravissimo Maran, capisci perché ha battuto Inter e Sassuolo. L’Atalanta, invece, meraviglia in negativo. Sconfitta in casa con il Palermo, con goal all’ultimo minuto, è veramente nei guai e per Gasperini sarà dura mangiare il panettone del Balzer. La Sampdoria, partita a razzo, è poi incorsa in tre sconfitte consecutive frutto di una involuzione di gioco preoccupante. Sempre altalenante la Fiorentina, buona in casa ma mediocre nelle partite esterne; se non vinci con l’Udinese sarà difficile raggiungere l’Europa.
In testa alla classifica ha parzialmente ceduto il Napoli: pareggio con il Genoa e ringraziamenti a San Gennaro che non ha permesso ai rossoblu di aggiudicarsi, come avrebbero meritato, l’incontro. Maramaldeggianti Roma e Juventus: la Maggjca, contro il povero Crotone che a Natale potrebbe già essere in B, ha ritrovato le capacità da goleador dì Dzeko e del Faraone. Questo è di buon auspicio per il campionato dei giallorossi. Legnate della Gobba incavolata ai cagliaritani: Allegri ora dirà che questa è stata la miglior partita degli ultimi trent’anni. Ma nel calcio non è possibile essere obiettivi? Per scusarsi della netta sconfitta di San Siro ha affermato che era stata la più brutta partita del trentennio e che sarebbe stato più giusto se fosse finita in pareggio. Ma cosa ci vuole ad ammettere e dire: domenica scorsa la Beneamata si è mostrata più forte in tutto?
Può capitare ed è capitato, come Balotelli che ha piazzato altre due pere nella rete e il Nizza è balzato in testa alla classifica. E se il gnaro bresciano fosse rinsavito? Sarebbe un ottimo risultato per lo spettacolo e per la nazionale Purtroppo desolazione sugli spalti di tutti i campi; d’altra parte se non ci sono spettatori alla domenica come è possibile sperare che la gente frequenti lo stadio durante la settimana?