Dopo tre reti e tre pali tutto poteva svanire. Pazza Inter ma anche un poco pirlona. Da prima in classifica, per una notte, a volgare comprimaria? Questo è stato il rischio corso dal popolo bauscia, dopo un’ora di gioco a dir poco spettacolare. Finta difesa a quattro, con Nagatomo molto alto, marcature asfissianti dei difensori e centrocampisti che parevano il trio Brasile 58: Zito, Didì e Zagallo. Poi, dopo una papera enorme di Handanovic, mancata uscita e piazzamento sbagliato, la paura è scesa sul Meazza, su squadra e tifosi. Errori nei passaggi, contropiede non sfruttati e Samp che pareva il Real. Mancava poco alla fine, fortunatamente per i nerazzurri: vittoria finale e a casa ad aspettare i risultati delle altre. L’Inter della prima ora è parsa tranquillamente da scudetto; quella del finale pareva quasi il Milan. Pareggiato il conteggio dei pali da inizio campionato, tanti a favore e tre spettacolari ieri; stadio pieno, ne è valsa la spesa!
RINASCITA MILAN
A Verona, sponda Chievo, primo incontro internazionale fra i clivensi campioni del Veneto autonomo e il Milan vice campione di Lombardia. I casciavit hanno vinto non per aver giocato una partita brillante ma per due motivi: il Chievo, i cui giocatori migliori sono un poco “anzianetti” per giocare due gare in tre giorni, non poteva reggere a lungo; Cesar, centrale dei gialloblù, ha piazzato un’autorete degna del miglior Comunardo Nicolai (ve lo ricordate lo stopper del Cagliari che tutti si meravigliarono di vedere, in mondovisione, nel 1970 ai mondiali messicani?). A Firenze si è visto Niang sparare sulla traversa un tiro da due metri che non avrebbe sbagliato nemmeno un neonato: vittoria ai toscani e Sinisa, se verrà come possibile esonerato, potrà finalmente farsi una cultura leggendo Il diario di Anna Frank e riflettendo sulla necessità, prima di parlare, di controllare il collegamento cervello-bocca.
NAPOLI OK, LA JUVENTUS RISPONDE
I gobbi sono partiti lanciati ma, cammin facendo, la Spal ha più volte rischiato il pareggio. Anzi, lo aveva anche segnato ma il guardialinee, solo lui fra i trentamila presenti allo Stadium, ha visto qualcuno in fuorigioco. Passato il pericolo, la squadra ha iniziato un buon allenamento per lo scontro del prossimo sabato contro il rinato Milan; ha tremato per una ventina di minuti. il Napoli è stato messo sotto dopo pochi minuti da una prodezza di “Ciaparat”. Poi sveglia, e Mertens ha ribaltato il risultato. Partenopei primi in classifica e lo rimarranno a lungo. La Maggica ha dovuto ricorrere ad un rigoruccio per spezzare le reni al modesto Crotone. Gran giro di palla ma mancanza di cattiveria sotto rete. Così giocando, l’incontro è rimasto in bilico per troppo tempo dando ai calabresi troppe opportunità di pareggio. Insomma, una schifezza di partita. La Lazio, dopo aver dominato il primo tempo, ha permesso al Bologna di riaprire l’incontro. Da lì è iniziata una sofferenza acuta con i felsinei, cui solo la malasorte ha negato il pareggio.
LA MORALE
Morale della giornata: le squadre di livello – e il Milan – vincono tutte, le altre rimangono le solite vittime predestinate. Chiederanno un incontro alle più forti per discutere un possibile accordo? Ma va, sembrerebbero Speranza che prima scappa dal PD poi, fatti un po’ di conti, capito che gli salterà la seggiola in Parlamento, cerca un incontro per trattare. Dai, siate bravi! Dategli la “Speranza “ di uno strapuntino.