Il rigorino c’era! Se Benatia cade dopo aver stoppato il tiro di Icardi e tocca la palla con la mano, braccio ben staccato dal corpo è rigore! Tira Icardi, 0-1 per l’Inter e vittoria immeritata dei nerazzurri. Ma sarebbe stato pretendere troppo da una partita perfettamente impostata, all’italiana, da Spalletti, che non ha certo divertito i milioni di spettatori presenti o collegati con lo Stadium di Torino, che si aspettavano di più dal derby d’Italia. Gli allenatori di Gobbi e Bauscia hanno preparato una partita tatticamente perfetta e, in questo caso, se nessuno commette errori ne esce il giusto risultato: le reti rimangono inviolate. Se c’è un appunto da muovere a Spalletti è che avrebbe sofferto meno invertendo i due terzini: Santon, più difensore e abile di testa, su Mandzukic e D’Ambrosio, più veloce, su Cuadrado. Ma è una sottigliezza per intenditori di grande spessore culturale calcistico: sarebbe come capire dove vuole andare Bersani con l’articolo 1. Il numero sta divenendo la % di voti raccolti dal suo partito, ne sta raccogliendo di più Grasso che la gente neanche conosce! E se facesse come Lsssie nel famoso film? Non sarebbe il caso di trovare una scusa, magari alla Scilipoti, per – passino dopo passino – tornare a casa? Renzi come lo accoglierebbe? Ma ovvio: molto bene. Non vorrà certamente spararsi, diciamo ai piedi o più in su, per farla a chi? Certe volte è meglio ammettere di avere sbagliato invece di fare come Sarri che non vuole lo si pensi e, colpevolmente, non cambia mai modulo d’attacco.
IL NAPOLI FRENA ANCORA
Tutti hanno compreso il gioco del suo Napoli; basta aspettarli venti metri fuori dalla propria area e ripartire rischiando di vincere. Così ha fatto Pioli con la Viola. Memore di come, al San Paolo, avevano impostato la partita i nerazzurri e poi anche la Juve, l’allenatore fiorentino ha schierato la squadra sulla difensiva mettendo in un paio di occasioni – con Simeone – in ambasce la difesa azzurra. Poi, quando ci si mette anche un pizzico di sfiga, tutto diviene impossibile per i partenopei. Niente testa della classifica per i vesuviani dove al momento, in attesa della Juve, si è saldamente insediata la Beneamata. I furboni del Chievo, ritornati con il centrocampo titolare, hanno presto dimenticato la manita del Meazza: si sono schierati con il loro solito gioco bloccato in difesa, e quando ti schieri in tal modo e hai un portiere decente, è quasi impossibile batterti. Così anche la Maggica, nonostante le abbia tentate tutte, ha dovuto arrendersi ad un pareggio che sicuramente pare stretto, ma se valutato razionalmente e ricordandosi della traversa colpita da Inglese è meglio accettare e ringraziare.
INTER “VINCITRICE” DEL TURNO
In definitiva, per la zona Champions è stata una giornata favorevole all’Inter che, ricordiamo, nel girone di andata ha battuto la Roma nella capitale e pareggiato a Napoli e… Juventus. La squadra milanese ha buttato finora solo i due punti in casa con il Torino; in quella partita aveva sciupato cinque grandi occasioni da rete rischiando altresì di perdere. Diverso era stato il pareggio a Bologna dove, avendo raggiunto il risultato, i milanesi debbono ringraziare.. .segnandosi con il gomito. Oggi è scesa la neve su Milano: non è un fatto rarissimo ma comunque è successo pochissime volte negli ultimi anni. Gli amici sportivi hanno subito capito il perché di questo evento meteorologico, aveva segnato il Milan!
IL MILAN TORNA A SORRIDERE
I casciavit in vantaggio? Giù neve. Poi pareggio del Bologna e anche il tempo si è calmato. Da quel momento poteva succedere qualunque cosa a San Siro, non sarebbe più stata una novità, fatta salva una vittoria rossonera; una gara piena di buona volontà e niente più. Nessuno dei nuovi acquisti, quelli presi per vincere lo scudetto, si è notato in campo, fatto salvo Bonucci che ha tentato un’autorete. Solo Bonaventura ha pensato di prendere per mano la squadra e trascinarla alla vittoria. Dopo la seconda rete avanti con la neve. Il nuovo modulo di gioco, adottato per permettere a Suso di esprimersi meglio, ha,più che altro resa più perforabile la linea difensiva del diavolo Buon per il Milan che il Bologna, di questi tempi, è poca cosa, altrimenti la situazione sarebbe divenuta tragica. Invito i tifosi milanisti a non esaltarsi: dalla vittoria del campionato la squadra è quasi esclusa matematicamente. Oramai la squadra milanese dovrà, per salvare l’annata, puntare tutto sulla vittoria in Europa League: dopo tanti soldi spesi non può rimanere con in mano un pugno di mosche. Certo, ora che nella Europa dei poveri è retrocesso anche il Napoli, sarà dura. Forse punterei qualcosa in più su Speranza prossimo presidente del consiglio che sul Milan vincente in Europa.