Questi cinesi che sono piombati a Milano appropriandosi delle nostre squadre, avranno capito cosa significa la milanesità? Essa corrisponde a desiderio e capacità di primeggiare in ogni camp e, specialmente,non tirare a campare in balia degli eventi. Ergo, se compri Inter o Milan, devi sapere che sarà necessario investire perché bauscia e casciavit non possono non essere protagonisti nelle massime competizioni mondiali. Si legge: il Governo cinese ha bloccato gli investimenti non produttivi. Mi domando, lasciando un attimo perdere i padroni del carro rossonero perché ancora sconosciuti: ma Suning, chi sapeva esistesse prima dell’acquisizione dei nerazzurri? Gli investimenti in comunicazione e produzione non sono da considerare produttivi? Basta scuse: fuori la grana e portare a Milano top player, altrimenti,se le gestioni debbono essere fatte in autarchia a cosa serve la presenza cinese?

INTER ANCORA KO

Intanto la giornata di campionato si è aperta con la Fiorentina che è andata a vincere, con una fortuna sfacciata, a Cagliari e la Lazio che ha fatto barba e capelli al Crotone. La Viola, squadra giovanissima, lotterà con il Milan per l’accesso all’Europa dei poveri; i biancocelesti invece,romperanno i santissimi alle quattro grandi per un posto in Champions. Fra queste la più arruffona pare la Beneamata. Contro il Sassuolo, nel primo tempo,è stato difficile capire con quale criterio attaccassero i milanesi: unica consolazione la buona prova di Cancelo, titolare per la prima volta. Inter sempre all’attacco ma occasioni da rete quasi zero. Qualche contropiede dei neroverdi ma nessun pericolo per Handanovic; solo una pirlata poteva sbloccare la partita, l’ha fatta Skriniar – ottimo fino alla mezz’ora – lasciando saltare libero Falcinelli a pochi centimetri dalla porta. Naturalmente si sa, Handanovic non esce mai: bastava allungare il braccio, fare un passettino in avanti, e il pericolo sarebbe stato sventato. Unica reazione dell’Inter una splendida giocata sull’asse Brozovic-Icardi bloccata con grande difficoltà dalla difesa del Sassuolo.

NERAZZURRI LENTI E PREVEDIBILI

Troppo lenta la manovra meneghina per impensierire la squadra di Squinzi; gioco monotono, sempre sulla destra – Perisic ha le gomme a terra – con cross a difesa avversaria piazzata, mai un tentativo di entrare al centro con rapido uno-due. Le squadre forti giocano in altra maniera: compatte e rapide, non speranzose della prodezza casuale. Il Napoli per esempio è andato due volte in svantaggio con la Samp, non si è però preoccupato e ha continuato a macinare il suo abituale gioco. Alla fine,i blucerchiati non hanno che potuto cedere e, nella ripresa, assistere al palleggio partenopeo impegnato a mantenere il risultato e la testa della classifica. Le vere squadre giocano così: conoscono a memoria i loro schemi e li realizzano. Chi non realizza è, invece, Icardi.: rigore cannato ingenuamente. D’altra parte se le cose non girano, e se la sfiga echeggia, nè si vince nè si pareggia. Se poi Eder, negli ultimi istanti, sbaglia un rigore in corsa, per gli interisti riprende l’annuale sofferenza natalizia. Sarà dura rimanere nelle prime quattro: decisiva la prossima gara Inter-Lazio. Senza l’arrivo di rinforzi non ci sarà trippa per il Biscione.

MILAN SEMPRE PIU’ IN CRISI

Meno male che il Milan c’è, cantano gli interisti: i rossoneri per la seconda volta servono a risollevare il morale ai vicini di casa. L’Inter perde e il Milan pure, anzi peggio. Oggi si è preso una lezione dalla Dea, più forte fisicamente, tatticamente e nei singoli. Ma che squadra hanno messo assieme i cinesi con tutti questi acquisti inutili? La squadra non c’è e la società men che meno. L’Atalanta è parsa il Barcellona: troppo forte per l’attuale team cacciavitesco. Dalla disperazione Gattuso ha buttato in campo anche Andrè Silva, comperato come grande cannoniere ma che finora in campionato ha segnato meno reti del portiere di riserva del Benevento. Dai Milan, vinci il derby di coppa Tim, l’Inter ha bisogno di stare tranquilla e fare turnover per battere la Lazio. E, ve lo dico per l’ultima volta, richiamate Montella o saranno augelli senza zucchero. Non so da quanto tempo le milanesi non perdevano entrambe e contemporaneamente due giornate a fila: succede alle squadre cinesizzate. I bergamaschi direbbero: andì a fas ciaa’.

LA JUVENTUS VINCE IL POSTICIPO

Bello il primo tempo di Juve -Roma: due ottime squadre che si sono affrontate a viso aperto e alla pari. Attacchi continui delle gobbentruppen contenute, con sufficiente facilità, dalla Maggica. Vantaggio dei Gobbi su una distrazione collettiva della difesa della Roma che, su un calcio d’angolo, ha permesso a Benatia di colpire indisturbato tre volte la palla: parata di Allison, traversa e ribattuta in rete del difensore bianconero. Grossa occasione per il pareggio romano, sprecata dal Faraone. Spettacolare anche la ripresa: le due squadre hanno giustificato la loro posizione in classifica. Un poco superiori i bianconeri ma Roma sempre pericolosa e traversa di Florenzi a dieci minuti dal termine pareggiata da analogo colpo di Pjanic. Poi clamoroso errore di Schick solo davanti al portiere juventino, più facile segnare che sbagliare. Se penso che l’Inter ha vinto a Roma e pareggiato a Torino, mi rendo conto della pazzia degli dei del calcio. Lo scudetto è oramai,un giochetto fra Juve e Napoli: io spero in una vittoria colorata, non bianconera. Siamo al Santo Natale: prostriamoci davanti al Divin Bambino con grande umiltà, chiedendo la forza per impegnarci nella realizzazione di un mondo più giusto dove, chi più ha avuto, sia capace di slanci di carità verso chi ha ricevuto dalla vita meno di quanto gli spettasse. Augurissimi!!!