Compattezza,velocità,voglia di vincere. Così Atalanta e Lazio hanno affrontato le rivali di giornata che, seppur “spennate”, hanno dato l’impressione di voler almeno giocare. Splendido e inaspettato il campionato della Dea per la quale comincerà ora il mese decisivo degli scontri con le grandi: ce la farà ad entrare in Europa? Lo meriterebbe, è una squadra molto unita e determinata che tende ad un risultato vantaggioso per tutti.

Proprio il contrario del PD italiano, dove ognuno mira al posizionamento che porti ad un risultato elettorale positivo, che poi sarebbe l’elezione di se stesso. Si sta andando verso una riforma elettorale proporzionale? Bene: facciamo un bel partitello del 5% e diventeremo determinanti. Spadolone ha fatto la storia con il 2%… D’altra parte il gruppo anti Renzi è ben amalgamato, basta leggere i nomi dei trascinatori. Rossi: il cognome è già un programma. Emiliano: gli antenati arrivavano dalla regione ultimo baluardo della resistenza al nuovo. Speranza: di arrivare alla percentualina necessaria per – eventualmente – trattare sedie di governo. Cadreghe che non ci saranno più, perché la gente si è stufata e tutte queste azioni sono una manna per i grillini.

Non parliamo poi del giornali: dieci pagine per scrivere delle scissioni, da separati in casa o da esterni, nella sinistra, e poche righe sull’economia e nessuna sui valori che dovrebbero determinare il convivere nella nostra società. Poi si dice che diminuiscono le vendite, mi meraviglierei del contrario.

Fermi, fermi tutti! Ha segnato Gabigol!! I Bauscia espugnano la Dotta e si rifanno sotto: per Bersani non è proprio giornata . Peccato per l’ammonizione a Miranda, non ci sarà per la sfida Champions con la Maggica, ma l’Inter di Pioli la ga paura de nisun. Scrivo in milanese così i romani non capiscono, è pretattica. Gabriel Barbosa, che molti già definivano uno “scappato di casa”, ha mostrato di avere un grande fiuto della rete: prima ha segnato e poi si è cimentato nel quasi raddoppio. Ottima la difesa e grande Gagliardini a centrocampo. I milanesi non hanno fatto una grande partita, però se cominciano a vincere anche quando non lo meritano…

D’altra parte è successo più volte anche alla Juve. Non l’altra sera quando hanno fatto un buon allenamento con il Palermo per prepararsi ad affrontare il Porto in Champions: tanti auguri gobbi! Quest’anno potrebbe essere l’anno buono per assicurarsi la Coppa orecchiuta: il Barcellona è finito, il PSG è più fumo che arrosto e il Bayern appare un po’ arrugginito. La Juve non appare inferiore ad alcuna squadra, speriamo che qualcuna si riprenda!

Il campionato è oramai diviso in tre tronconi. Le prime sei vincono sempre, le ultime sei fanno punti solo eccezionalmente, le altre navigano nel pantano del centrocampo spesso avvolgendosi fra loro in pareggi inutili. A testimonianza di quanto scritto, la Roma in un quarto d’ora ha distrutto ogni velleità del Toro: due reti e un palo, con Dzeko che oramai segna ad ogni partita. Se la Juve dovesse cedere anche di poco, i giallorossi le sarebbero addosso.  Non potrà succedere,ma se succedesse…

Proprio per fare eccezione, ha vinto il Pescara che, chiamato l’antico Zeman a gestire la squadra, ha piazzato cinque reti sul groppone del Genoa.  Per non essere da meno, il Napoli è andato, con qualche difficoltà maggiore di quanto apparirebbe dal risultato, a espugnare il campo del Chievo: niente da fare per i veneti, ottima la difesa fino alla prima rete, poi …tanti saluti, troppo superiori tecnicamente e nel volume di gioco i partenopei. Fra le squadre di centroclassifica, le “ignave”, si sono affrontate a Milano i casciavit con la Viola: non è stata una cattiva partita.  I rossoneri, pur avendo Bacca che fa movimento come le palme di piazza Duomo, ha fatto nel primo tempo due tiri in porta e altrettanti goal. La Fiorentina ha continuato a sviluppare gioco, ma senza Bernardeschi è poca cosa. La Viola ha avuto un paio di occasioni per il pareggio ma, come noto, il miglior giocatore del Milan, Kulovic, è in grande spolvero e allora ecco che i rossoneri possono rimanere a quattro punti dalla zona Europa. La Fiorentina, con questa sconfitta, si è chiamata fuori dai giochi: più probabile che il PD si ricompatti per sempre che non vedere i toscani arrivare in Europa.