Un campionato degno di essere chiamato Serie A non può assistere a partite spazzatura come Juventus-Chievo. I clivensi non hanno fatto nulla per fermare i gobbi, dando l’impressione di essere molto preoccupati di non provocare incidenti ai giocatori avversari affinché, martedì prossimo contro il Barcellona, non ce ne sia alcuno assente per colpa dei veneti. Proprio nessuna lotta: il Chievo avrà commesso cinque o sei falli in tutta la partita. Capisco che il risultato non interessasse, ma lo scansarsi così non mostra rispetto per chi ha pagato per assistere a una partita di calcio.
Per la gioia di costoro, fortunatamente, Dybala – curato a distanza – si è esibito in dribbling e assist spettacolari conclusi in rete con freddezza dal Pipita. Accontentiamoci! Pareva lo scontro fra Renzi ed Emiliano il quale, per far notare che esiste, si è dovuto fare dei selfie dal letto dell’ospedale ove giace per essersi “scassato” un tendine ballando la tarantella; è rimasto ai vecchi festival dell’Unità.
Sorpresa a Bergamo, dove la Dea ha sofferto per domare a metà un volitivo Sassuolo che ha sprecato anche qualche occasione per fare punteggio pieno. L’Empoli, pareggiando in casa contro il Pescara, comincia a preoccuparsi di essere raggiunto da una delle tre squadre che al momento paiono già retrocesse. Il Crotone infatti, battendo la solita presuntuosa Inter, si è portato ad una sola vittoria dai toscani e pare molto più in palla anche perché può contare su Falcinelli, uno dei migliori goleador dell’ultimo periodo.
I bauscia in tre partite dove avrebbero potuto, giocando da squadra, fare tranquillamente filotto, hanno fatto un solo punto ed ora non sono neanche più in testa nel trofeo di Milano. Per andare nell’Europa dei piccoli debbono assolutamente vincere il derby pasquale. I casciavit, distrutte le residue speranze del Palermo, sono ora davanti e lo saranno anche pareggiando lo scontro della Madonnina e, anche se non dovesse arrivare il closing per il passaggio societario, vivranno una Santa Pasqua serena. Leggete i nomi dei giocatori delle due squadre e ditemi come sia possibile: “agghiacciante” direbbe Conte, il Mourinho dei poveri.
L’Inter, e in parte la Fiorentina, sono squadre pazze: hanno rose di giocatori per essere alla pari con Roma e Napoli e invece navigano a metà classifica. È proprio così, l’individualismo non paga; anzi, ti porta sempre più giù, ogni giocatore si sente essenziale e pensa siano gli altri a non aiutarlo. Non capisce che è lui stesso ad essersi isolato e operare contro tutti: compagni, allenatore e, in fondo, contro se stesso. Questa è l’Inter e, parzialmente, la Viola. La Maggica ha strapazzato un Bologna che oramai si arrende a chiunque e, meritatamente, mantiene la seconda posizione sperando di cucinarsi la Juve all’Olimpico: sarebbe una grande soddisfazione.
Ho assistito oggi ad uno spettacolo di una bellezza disarmante: un coro armonioso composto da giovani con diverse disabilità, preparati da persone che hanno donato a se stessi, ai presenti e anche ai cantanti la possibilità di mostrare che quando c’è disponibilità e desiderio di fare nulla è impossibile. Chiesa piena ma con pochissimi giovani; mi domando, ma dove vanno? Possibile non sentano il desiderio di confrontarsi con gli altri? Poi ci si lamenta con la società, ma la società siamo noi, tutti assieme. Se non dialoghiamo e non ci impegnamo corriamo il rischio di un futuro terribile. Speriamo nascano maestri capaci di sollecitare interessi positivi nei giovani d’oggi.
Intanto Lazio e Napoli hanno interessato gli spettatori dando vita ad un match piacevole e combattuto: il Napoli è passato in vantaggio a metà del primo tempo ma, per il resto dell’incontro, non ha cambiato il suo gioco costantemente rivolto all’attacco. Napoli spettacolo! La Lazio non ha per niente sfigurato, anzi; obiettivamente però i vesuviani sono più forti ed è giusto siano loro a disputare la prossima Champions.