I milanisti, raggruppati nei loro club, assistevano sabato mattina alla suggestiva cerimonia di beatificazione dei pastorelli di Fatima, e imploravano “Sant Francesc, Santa Giacinta, adess si Sant minga per finta, fe che i omen del Muntela vincian ben sta partidela”. Ma la risposta dei Santi non dava riscontro positivo: “Si l’è vera, num sem Sant, de miracul an fem tant, ma ve par minga un pu trop che se faga vinc i broc?” Et sic fuit. Fu solo la gioia del primo giorno di riconosciuta beatitudine che, alla fine, li impietosì. La Dea fu costretta a giocare una della partite meno arrembanti del suo impensabile campionato, tenne il risultato in bilico e, all’ultimo minuto, senza nessun merito e con Deulofeu in fuorigioco, i casciavit riuscirono a strappare un pareggino che li porterà alle qualificazioni europee in luglio.
Questo inizio da Carlo Porta dei poveri serve anche per celebrare l’accesso dei pota-pota all’Europa League: complimenti! E, già che ci siamo, complimentiamoci anche con la Società Polisportiva ARS Et Labor (Spal); la squadra che lanciò il grande Armando Picchi ritorna nella massima serie dopo quasi mezzo secolo. “Visto che il nostro sostegno non ve lo potete meritare, oggi vi salutiamo e ce ne andiamo a mangiare”: questo lo striscione esposto a San Siro dalla curva Nord. Per fortuna la rima l’hanno trovata con “mangiare”, sarebbe potuto succedere di peggio! Che poi avrebbe corrisposto ai solleciti che arrivavano dal campo: i bauscia parevano, più che un squadra, un lassativo.
I poveracci non erano partiti male: parata di Consigli su Icardi e palo dello stesso. Poi basta: Joao Mario, Broccovic e Nagatopo inguardabili, gli altri poco meno indecenti. Vantaggio, senza neanche averlo molto cercato, del Sassuolo a fine primo tempo; doppio vantaggio ad inizio ripresa. Poi l’ingresso di Eder e quello, tardivo, di Gabigol hanno alzato un poco l’adrenalina in corpo ai tifosi ma, quando non gira, giustamente sei anche sfigato.Consigli ha fatto un paio di paratone e… buonanotte. Otto gare per fare due punti: addio all’Europa, forse voluto, tifoseria a invocare Pioli. Se i nerazzurri non acquisiscono i servizi di due o tre leader sarà così anche il prossimo campionato. Gagliardini e Joao Mario sono due gregari, Banega è sparito, il gioco dei milanesi si sviluppa costantemente in orizzontale: mai un’imbucata a chi taglia dall’esterno. Le azioni si concludono sempre con cross inutili perché Icardi, normalmente, è più piccolo di dieci centimetri degli avversari che lo contrastano. Dai, interisti: due partite e la sofferenza sarà finita per questa annata.
Non resta che sperare nella vittoria della Lazio mercoledì, giorno della finale di Coppa Tim, contro i Gobbi: nella partita con la Viola i romani hanno dominato per un’ora, pur essendo pieni di seconde linee, poi sono spariti e la Fiorentina ha potuto portarsi a casa la speranza di fregare il Milan per l’Europa. D’altra parte l’interesse per il calcio, in questo periodo, è superato dal desiderio – di tutto il mondo dell’industria – di visitare LAMIERA, la mostra del mondo della deformazione del metallo, che si svolgerà a Fiera Milano-Rho dal 17 al 20 maggio. Sarà un grande successo: chi è appassionato di tecnologia o vuol comprendere cosa significhi Industria 4.0 non perda l’occasione, vada sul sito di Lamiera e prenoti l’ingresso gratuito. Cinque giorni – una manita – per ammirare le più avanzate macchine che “formano “prodotti industriali per la casa o artistici.
Anche il Napoli ha voluto fare manita: cinque reti spettacolaria Torino casa Toro. Ciò dimostra che i partenopei, in questo momento, sono la squadra più in forma del campionato. Sarri e AdL hanno impostato un team con un gioco fantastico, che si sta portando molto vicino alla Juve; nella seconda parte del campionato i napoletani hanno fatto più punti dei bianconeri. Qualche volta ai vesuviani è mancata la concentrazione, in particolare contro le piccole squadre. Hanno cannato l’acquisto di Pavoletti, completamente avulso dal resto della squadra, ma con piccoli ritocchi può divenire il vero spauracchio per la Gobba. In fondo alla classifica il Crotone, una domenica dopo l’altra, sta rischiando il raggiungimento di Empoli e Genoa: pareva tutto finito, saranno invece, le prossime due, giornate di fuoco.
Bellissimo, e clamoroso nel risultato, l’incontro fra la Maggica e la Juventus a Roma: andata in vantaggio, la futura vincitrice del triplete è stata colpita dalla veemente reazione dei capitolini. Il primo dei tre colpi è stato rinviato alla partita con il Crotone della prossima settimana. I bianconeri, ancora una volta, hanno mostrato che presi in velocità hanno molti limiti; si salvano con l’esperienza dei difensori, ma anche per costoro l’età avanza. Che sia venuto loro il braccino del tennista? We can hope!