Spero sia solo l’effetto di una settimana di allenamenti basati sulla preparazione, “sul fondo”, con la presunzione che Udinese e Sassuolo si sarebbero comunque arrese. Invece sappiamo come è andata: non fosse così dovremmo affermare che i bauscia sono alla frutta. A Spalletti sono rimasti solo tre giocatori che “tengono”: Handanovic, Skriniar e Icardi. Forse, si sta aggiungendo Cancelo; il resto del team è composto da “bottom” players, gente da squadre di centro classifica, direi da Milan. Tutte le avversarie hanno capito che è sufficiente curare a uomo Borja Valero e Vecino per costringere Gagliardini a fare da regista. Questi è sicuramente un bravo ragazzo, da suggerire alle figlie come marito, da utilizzare per interdire l’avanzata degli avversari, preparare polenta e “osei “, comperare il panettone dal Balzer; ma per impostare il gioco no, non è mestiere suo. Il medesimo giochetto lo facevano gli allenatori quando giocavano contro l’Inter di Herrera: lasciavano Tagnin libero di muoversi come regista. Questi riceveva palla e non capiva cosa farsene. Potrebbe operare meglio quale suggeritore Brozovic che, oltretutto, qualche rete la segna ma è troppo incostante. Lasciamo perdere Joao Mario; ho sentito che all’Inter sperano di venderlo al PSG o al Manchester United, hanno forse bisogno di un magazziniere?
LA SOSTA E IL 4-4-2
Bisogna che in queste due settimane di fermo i giocatori siano allenati sulla velocità, vengano “disimballati”; poi Spalletti deve capire che se sei in un periodo di forma opaca, devi impostare la squadra col 4-4-2 per fare argine, tenere in apprensione la difesa avversaria e dare un aiuto a Icardi che, contro la Fiorentina, pur di prendere qualche palla tornava anche in difesa. La Viola è una buona squadra, composta da giovani che corrono come pazzi ma mancano di lucidità ed esperienza in fase conclusiva. Hanno buttato diverse occasioni sia con l’Inter che, la scorsa settimana, coi casciavit. L’Inter deve anche comprendere che, se non sei in giornata e hai la fortuna di passare in vantaggio, quando riesci a partire in contropiede e ti trovi solo davanti al portiere avversario la partita la devi chiudere. Altrimenti un batti e ribatti nella tua area, una svirgolata di un avversario che centra la porta, una disattenzione del tuo portiere che non sta sul palo di sua competenza può capitare anche all’ultimo giro di lancette. E così butti al vento due punti che, essendo rubati, avrebbero dato più soddisfazione. Commoventi i tifosi della Beneamata che hanno seguito in massa la squadra anche a Firenze; che sia diventata come Spelacchio? Spesso succede, più imbruttisci e più la gente ti ama. Amala!
LE ELEZIONI E LA CAPOLISTA
Intanto è iniziata la campagna elettorale: peccato che ad inizio marzo già si vada al voto. Ogni giorno vengono fatte proposte per eliminare tasse e balzelli vari. Se si fosse continuato fino a settembre, anziché pagare imposte ci sarebbe stato riconosciuto qualche compenso! Koulibaly, a metà ripresa, piazza una bella spinta a Caracciolo e su angolo infila l’Hellas di testa. Questa è la sintesi della vittoria napoletana sui veronesi che, fino a quel momento, erano riusciti a contenere i veementi ma conosciuti attacchi dei partenopei. Quello che è piaciuto sabato nel Napoli è stata la volontà di raggiungere il vantaggio, lottando su ogni pallone e continuando ad attaccare anche dopo averlo ottenuto, il vantaggio. La squadra azzurra merita il primo posto in classifica ed è salita nella considerazione arbitrale: qualche favorino infatti le arriva Il trio meraviglia è un po’ in crisi con le segnature, ieri sul finire è tornato al goal Callejon, ma qualcuno che provvede c’è sempre.
BONUCCI E L’ATALANTA
Ha vinto con molta più fatica anche il Milan: c’è voluta una paperissima del portiere Cordaz. Il Crotone infatti, da quando è arrivato Zenga, gioca un ottimo calcio per quelle che sono le sue possibilità, ma il suo campionato si risolverà giocando e vincendo con le ultime cinque/sei della classifica; fra esse si è svegliato il Benevento che ha strapazzato la Samp. I rossoneri, pur non di molto, sono sopra le posizioni di allarme. Se sapranno giocare concentrati, e l’allenatore non farà invenzioni particolari, potranno lottare per l’Europa League. Per ottenerla dovranno lottare con la Fiorentina, l’Atalanta e il Torino già rimesso in pista da Mazzarri. Si fa duro per l’Inter l’accesso alla Champions: oltre a Juve e Napoli, la Lazio sta andando a mille e la Maggica sarà a San Siro, alla ripresa del campionato, per tentare la rivincita ricordando la partita dell’andata. Intanto contro la Dea, i giallorossi sono andati sotto nel gioco e di due reti. Troppo veloce l’Atalanta nei confronti di una squadra, quella giallorossa, dal buon gioco ma incapace di superare l’agguerrita difesa bergamasca. Bello il metodo d’azione insegnato da Gasperini ai suoi, e fenomenali le ripartenze che hanno portato al doppio vantaggio. Poi, proprio allo scadere del primo tempo, De Roon – fino a quel momento gigante del centrocampo – si è fatto beccare dall’arbitro in un “quasi fallo da giallo”e, essendo già ammonito, è stato espulso. Dea in dieci per tutta la ripresa; certo che la Roma, senza Salah, ha dimezzato il proprio potenziale offensivo. L’Atalanta ha continuato nel suo gioco fatto di spettacolo, di aiuto reciproco fra i componenti il team e di grande passione. SegnaDzeko ma non è sufficiente: in un mese la Dea ha vinto contro Milan, Napoli (in Coppa) e Roma. Questi non scherzano.
BERNARDESCHI E IL VAR
Grande festa a Cagliari per il ritorno di Allegri seppure al comando delle gobbentruppen. È giusto che i tifosi ricordino chi nel passato ha difeso con merito la propria squadra, anche se ritorna come avversario. Lo stesso hanno fatto i fiorentini ci Borja Valero: bravi! I bianconeri sono partiti tarantolati, in un quarto d’ora hanno colpito due pali; però il Cagliari non si è per niente chiuso e ha sempre cercato di portare Ionita e Barella ad attaccare la difesa juventina tenuta in apprensione da Pavoletti. Lotta aperta a tutto campo con occasioni da entrambe le parti fino alla mezz’ora della ripresa: la Juve non è certo il solito rullo che macina l’avversario, ma appena ha avuto il minimo spazio Bernardeschi ha steso gli isolani. Costoro, per nulla impauriti, si sono buttati avanti e, in pochi minuti, si sono procurati un chiaro rigore per mani in area dell’autore del goal. Arbitro e Var sono stati gli unici in tutto lo stadio a fingere di non vederlo. È evidente che Napoli e Juve sono già le più forti; se poi ricevono anche regali non esistono altre squadre che possano con loro competere. È evidente che sono tutti errori fatti in buona fede; figuriamoci però cosa farebbero se fossero in cattiva fede.